Alexander Langer, Écologie et Liberté, Du mouvement vert à la guerre en Bosnie
A cura di Piergiorgio Caserini
con un'introduzione di Erri De Luca
traduzione in francese a cura di L. Nicolas-Teboul
Eterotopia France, Rhizome, Les Lilas, 2019
Nel momento in cui le questioni ecologiche e ambientali prendevano piede nella cultura di massa e nelle politiche istituzionali, Alexander Langer ha proposto una forma di ecologia politica che contraddiceva la retorica della "decrescita felice". Egli opponeva un movimento di "contrazione" a una certa visione dell'ecologia che lasciava presagire il tecnicismo normativo che sarebbe arrivato in seguito. Il suo percorso viene spesso definito "contraddittorio"; Langer attraversa il cristianesimo sociale e i movimenti della sinistra militante in Italia tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Novanta. In questo contesto, l'ecologia politica di Langer si definisce come una "costruttrice di ponti", come ricerca di una politica di coesistenza in anni di guerra. Di fronte alla sensazione di una catastrofe imminente, che a partire dalle problematiche ambientali si sarebbe presto integrata nell'immaginario dell'urgenza di questo secolo, la necessità di ridefinire la sensibilità comune doveva passare attraverso un sentimento di co-partecipazione. È una pratica di coesistenza che si ritrova in questa raccolta di testi, che copre tutta l'esperienza politica all'interno della lotta ecologica di Alexander Langer. Un'idea di co-partecipazione alla creazione che vede nella sensibilità comune e nella possibilità di dialogo il principio di una conversione che dovrebbe orientarsi verso il "piccolo".
http://www.eterotopiafrance.com/catalogue/ecologie-et-liberte/