Letters from NY
Una rubrica da New York sulla politica e la società americana contemporanea. Analisi e reportage su un paese diviso, tra derive autoritarie, movimento MAGA e crisi della sinistra democratica.
Storie che meritano attenzione, raccontate da chi vive negli Stati Uniti.
November 2025
L’ultimo mese, negli Stati Uniti, è stato gravemente segnato dai rastrellamenti di ICE. ICE, acronimo di Immigration and Customs Enforcement, è un’agenzia federale degli Stati Uniti che fa parte del Dipartimento per la Sicurezza Interna. È stata creata nel 2003, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, con lo scopo di rafforzare la sicurezza nazionale attraverso il controllo dell’immigrazione e la lotta ai crimini transnazionali. Formalmente si occupa di identificare, arrestare e detenere persone che si trovano negli Stati Uniti senza un titolo legale di soggiorno ed eseguire ordini di deportazione o espulsione. Di fatto, però, l’attuale governo sta usando ICE in modo ben diverso.
October 2025
Il clima politico negli Stati Uniti è oggi segnato dall’omicidio di Charlie Kirk, noto attivista di estrema destra e fondatore dell’organizzazione Turning Point USA. Kirk è stato assassinato il 10 settembre, con un colpo d’arma da fuoco, mentre teneva un discorso alla Utah Valley University. Data la sua fama e le sue strette connessioni con l’universo MAGA (Make America Great Again) di Donald Trump, la sua morte ha scatenato un’ondata di reazioni pubbliche e mediatiche.
March 2025
Aprendo Google Maps negli Stati Uniti, una novità salta subito all’occhio: il Golfo del Messico non appare più con il suo nome storico, ma viene ora denominato Golfo dell’America. Google ha rapidamente adottato la decisione del Presidente Trump di modificare la nomenclatura, un annuncio fatto nel suo discorso di insediamento e formalizzato lo stesso giorno tramite ordine esecutivo.
April 2025
È un caldo pomeriggio di primavera. Mentre saliamo le scale della metropolitana, iniziamo a sentire i cori che echeggiano in superficie. Uno sguardo veloce con la mia amica ci basta per capirci: è il momento di coprirsi il viso. Indossiamo mascherine sanitarie, lei si avvolge i capelli in uno scialle, io abbasso il cappello nero sulla fronte. Sappiamo bene che, una volta in strada, non possiamo rischiare di essere riconosciuti né dalla polizia né dalle telecamere.