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24 settembre 2025

Trent'anni senza Alexander Langer

Trent'anni senza Alexander Langer - Il ricordo di Ferdinando Cotugno

La Commissione ha proposto il taglio delle emissioni al 90% al 2040. Non la transizione dei nostri sogni, per quella dobbiamo leggere il solarpunk o Ursula Le Guin, ma un utile compromesso in una delle fasi più litigiose nella storia UE. È questo che fanno le democrazie, trovano un modo quando è più difficile.
Mentre in Italia il dibattito è di livello medievale (sui giornali di oggi: il caldo è di destra? Il caldo è come il Covid? Olè), l'Europa ci riporta alla realtà con una decisione dal potenziale enorme, abbinata al fatto che gli obiettivi 2030 li stiamo raggiungendo. Non la prospettiva ideale, ma una prospettiva credibile, e con la gente che muore nei cantieri per il caldo abbiamo più bisogno del credibile che dell'ideale.
Il 3% di crediti di carbonio è discutibile, e si può discutere, ricordando che da Baku le norme sono migliorate. I crediti sono la rucola nel piatto: fa schifo, lo rende più triste, non cambia il disegno generale. Lo smantellamento del Green Deal oggi è ancora il tentativo delle destre di lanciarsi in una profezia che si auto-avvera. Ci sono tanti problemi, deforestazione, greenwashing, politica agricola, ma sembrano vittorie tattiche dei lobbisti che devono giustificare le parcelle a cinque zeri ai CEO degli idrocarburi, che sospirano languidi guardando gli USA e Trump. Stanno perdendo, e lo sanno. Il punto è se ci porteranno giù con loro.
La disordinata democrazia europea sul clima sta reggendo. Reggerà ancora? Chi lo sa. Dipende dai movimenti, dalla società, dalla politica, da noi. Il cammino finora non aveva l'iceberg del riarmo sulla traiettoria.
Sono 30 anni dalla morte di Alex Langer, un momento buono come un altro per ripetere che disarmo ed ecologia sono la stessa lotta. Il tema in Europa non è più da tempo il taglio delle emissioni in sé, ma la redistribuzione dello sforzo e delle risorse, la protezione sociale, la nascita di un welfare climatico. Una società che taglia il 90% delle emissioni fa uno sforzo di proporzioni cinesi, senza la spregiudicatezza, il controllo sociale e la demografia della Cina. Mancano 15 anni al 2040. Troppo pochi per lasciare il clima a quelli che si chiedono se il caldo è di destra.
 
 
Ferdinando Cotugno
3 luglio 2025
 

Rai Radio 1- Mondo Scienza - 3 luglio

L'ambientalismo di ieri e di domani

Giornalista, ambientalista, politico, pacifista: Alexander Langer è stato una figura di rilievo tra gli anni Ottanta e Novanta nel nostro Paese e in Europa. Tra i fondatori del partito dei Verdi italiani, è stato tra i leader europei del movimento verde e da sempre si è battuto in difesa dell'ambiente. "Non siate tristi. Continuate in ciò che è giusto": queste sono le parole che Langer ha lasciato scritte prima di togliersi la vita, esattamente trent'anni fa. Un osservatore attento della realtà che ha anticipato temi di cui ancora dibattiamo. Oggi ricordiamo il suo lavoro e il suo impegno ecologista insieme a Ferdinando Cotugno, giornalista esperto di questioni ambientali, firma del quotidiano "Domani", dove cura anche la newsletter sull'ambiente intitolata "Areale". Dall'attenzione all'ambiente di ieri ci spostiamo a quella di oggi: Anna Violato, giornalista ambientale, ci racconta il progetto "Oltre la riva. Storie di persone, oceani, mari", podcast realizzato da ragazzi e ragazze del liceo artistico-scientifico A. Serpieri di Rimini, iniziativa sostenuta da Rimini Blue Lab, a cura di Fondazione Cetacea. Al microfono Marco Motta.

E’ possibile ascoltare la puntata a questo link.

 
 
 
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