In questa biografia ho scoperto come Alex possedesse una dote molto rara per chi fa politica: una profonda spiritualità e una grande capacità introspettiva. Da ciò ne deriva che i suoi messaggi erano pieni di saggezza e di lungimiranza e, se pur poco ascoltati a suo tempo, oggi sarebbero un esempio da seguire. Le sue analisi sociologiche e politiche sono più che mai attuali e c’invitano ad assumere un ruolo da protagonisti per migliorare i rapporti tra la gente anche, e soprattutto, nella diversità. Il suo lavoro era quello del tessitore, quello di chi cercava di ricucire insieme i pezzi complessi e spesso caotici di una civiltà, la nostra, che non è ancora stanca d’incomprensioni e guerre e sembra destinata a ripercorrere gli errori-orrori di sempre. Ha dato tanto anche per il nostro Alto Adige - Südtirol combattendo soprattutto contro chi, in nome dell’identità etnica, voleva dividere la gente. Il libro dà anche una chiave interpretativa di ciò che sfocerà nel dramma personale: disagio, frustrazione e l’oscuro presagio che il suo lavoro di tessitore non sarebbe bastato ad evitare la violenza in Bosnia.

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