Fondazione Alexander Langer Stiftung ETS
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03 luglio 2024

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Newsletter di luglio

H come hate speech

Con la locuzione hate speech si intende un “discorso che incita all’odio o all’intolleranza, in particolare nei confronti di un determinato gruppo sociale, sulla base dell’etnia, delle credenze religiose, della sessualità, ecc.”. Prima gradualmente e poi, negli ultimi anni sempre più di frequente, la locuzione è entrata nell’uso comune soprattutto in riferimento all’odio online, non solo tra i giornalisti e addetti ai lavori. La usiamo, e ancor più la ascoltiamo e la leggiamo, anche in ambiti non specialistici.
Secondo l’efficace metafora della piramide, alla base delle costruzioni dell’odio verso una persona o un determinato gruppo vi sarebbe un vasto e ben radicato campionario di stereotipi, cioè credenze condivise, date per ovvie in un determinato ambiente culturale; gli stereotipi si esprimono in convinzioni sempre generalizzanti, di norma semplificanti e spesso – ma non obbligatoriamente – in erronee e insidiose false rappresentazioni. Possono sembrare innocue, ma una volta in circolazione le false rappresentazioni alimentano rapidamente sentimenti negativi verso quella persona o quel gruppo, in quanto capitale simbolico sono facilmente riattivabili nel discorso pubblico o nei media.
(…) Andrebbe infine spiegato meglio proprio il posto (e il ruolo) dello speech – del discorso – in questa costruzione: causa o effetto della discriminazione? La risposta a questa domanda ci sarebbe di grande aiuto.

Tratto da "Trovare le parole. Abbecedario per una comunicazione consapevole" di Federico Faloppa e Vera Gheno. 

Testo disponibile in Fondazione, per info e spedizioni scrivere a amministrazione@alexanderlanger.net

Leggi anche "L'hate speech, questo sconosciuto"


Aggiornamento su Olga Karatch, premio Langer 2023:

Il 25 giugno 2024, il tribunale regionale di Brest in Bielorussia ha avviato il processo in contumacia contro:
- la difensore dei diritti umani e responsabile dell'organizzazione per i diritti umani "La nostra casa" Olga Karach,
- la seconda persona della Rivoluzione bielorussa del 2020 Veranika Tsepkala,
- il presidente in carica del partito socialdemocratico "Narodnaya Hramada" Yauhen Vilski e altri.
Tutti, compresa Olga Karach, rischiano fino a 12 anni di carcere e sono accusati, in base a cinque articoli del Codice penale bielorusso, di tentare di impadronirsi del potere statale con mezzi incostituzionali.

Olga Karach ha dichiarato che questo processo in contumacia è un atto di repressione contro la sua attività di difesa dei diritti umani e che questa accusa non la farà recedere dalla lotta per la democrazia in Bielorussia. 

Per saperne di più sul processo.
Il comunicato stampa congiunto degli imputati nel processo penale.
Un articolo su altri complotti per l'appropriazione del potere statale con mezzi anticostituzionali, in cui è stata accusata la difensore dei diritti umani Olga Karach.

 


Appuntamenti

 

Fiumicina Una cucina aperta sul fiume

un progetto di Johanna Dehio, Mascha Fehse, Johanna Padge 

18-20 / 25-26 giugno, Talvera, Bolzano
Lungotalvera, dopo Ponte S. Antonio direzione Castel Roncolo


nell’ambito di FLUX - Azioni ed esplorazioni fluviali


un progetto di Lungomare

Fiumicina è il progetto di Johanna Dehio, Mascha Fehse, Johanna Padge per FLUX – Azioni ed esplorazioni fluviali, palinsesto pluriennale ideato da Lungomare dove i paesaggi fluviali di Bolzano vengono osservati e attivati da diverse prospettive.
Fiumicina è una cucina aperta sul fiume in cui agire una trasformazione della filiera alimentare, non più quale percorso destinato al consumo privato, bensì come strumento comunitario. Lo spazio pubblico in cui viene allestita offre il contesto ideale per avviare processi collaborativi come strumento per modellare l’ambiente in cui viviamo. Pensata sul Talvera, Fiumicina permette alle persone di stare a contatto con l’acqua in uno spazio di condivisione, tra esseri, generazioni, lingue, culture ed economie differenti. È un luogo conviviale e di ricerca: nelle cucine si mescolano ingredienti, persone e saperi, aprendo a un'opportunità di scambio e vicinanza. Per il suo sviluppo, Fiumicina vuole costruire una comunità intorno, per immaginare e progettare un modello di gestione futuro di Fiumicina come bene comune. Per chiunque sia interessato a farne parte fino al 26 giugno 2024, nei giorni di attività pubbliche (vedi programma su lungomare.org) Fiumicina propone un percorso di co-creazione in cui esplorare tecniche di cottura, mettere in dialogo saperi alimentari diversi, per favorire una riflessione sempre più consapevole e sostenibile sull’uso e la preparazione del cibo.

Dal 10 al 14 luglio 2024 Klimacamp a VERANO/VÖRAN (Burgraviato) Klimacamp significa visitare workshop, ma anche riunirsi, scambiarsi, incontrare nuove persone e ritrovare speranza. Prendi la tua tenda, partecipa, aiuta, condividi e cerca di scoprire con noi come possiamo rendere il mondo un posto migliore. Ci saranno musica, yoga, cibo e buon umore. Siamo già in piena crisi climatica e dobbiamo agire subito! Più info

A partire dal 4 luglio sarà online il nuovo numero numero di History Lab Magazine stato realizzato in collaborazione con un gruppo di studenti e studentesse del corso di Laurea in Scienze storiche e orientalistiche dell'Università di Bologna, coordinati dal professor Mirco Dondi. History Lab Magazine è un mensile online dedicato alla comunicazione della storia a 360 gradi con interviste, approfondimenti, riflessioni: un progetto della Fondazione Museo storico del Trentino.


Nuova pubblicazione: Lo sguardo di Alex sulla pace, Rileggere Alexander Langer da Sarajevo a Kyiv di Marianella Sclavi (Autrice), Luca Cirese (Autore), Gian Carlo Fedeli (Autore), Giovanna Grenga Kuck (Autore), Angelo Moretti (Autore), Pinuccia Montanari (Autore), Simone Zoppellaro (Autore), Massimo De Maio (Autore), Goffredo Fofi (Autore).

Questo volume propone al lettore che conosce già Alexander Langer (perché ne ripercorra passaggi fondativi) e a chi si avvicina al suo pensiero per la prima volta, alcuni suoi testi, alla luce del dibattito politico e culturale attuale. Di fronte a ciò che succede sul tremendo fronte di guerra tra Russia e Ucraina,ma anche tra Israele e Palestina, per lo stallo delle Istituzioni europee e delle politiche ambientali, è giusto chiedersi che cosa Alex avrebbe detto e che cosa avrebbe cercato di fare. Alcuni articoli, scritti dopo le sue missioni da parlamentare europeo, sono ampiamente qui riportati, come pure le sue riflessioni sui processi di pace e sulla conversione ecologica, l’impasse della diplomazia di fronte alla questione cecena, considerazioni sul fallimento ultradecennale della diplomazia europea nel Caucaso come nei conflitti nati dalla dissoluzione dell’Unione sovietica. Le sue analisi restano attuali perché lui riconosce e denuncia le trame della violenza ostinata e della politica ottusa che si perpetua e riproduce, mentre impedisce ogni attraversamento di ponti o scavalcamento di muri.


All'Istituto Mercelline di Bolzano l'anno scolastico è terminato con la lettura della "Lettera a San Cristoforo" di Alexander Langer. Qui la lettera degli studenti e delle studentesse pubblicata sul quotidiano Alto Adige il 17 giugno.


E infine, il nostro bibliotecario consiglia..

Giornalismo culturale di Alfonso Berardinelli, Il Saggiatore 2021

Da ragazzo aspettavo con una certa ansia, il sabato mattina, l'uscita dell'albo di Tex Willer. Piu' grandicello mi capito' lo stesso con l'appuntamento mensile di "Linus". Dopo vennero gli articoli di Brera su "La Repubblica",  e via dicendo. Poi, lentamente le attese si immalinconirono nella routine. Da qualche anno una nuova parvenza di giovinezza mi si e' accesa nella ricerca  degli articoli che, ad intervalli irregolari, Alfonso Berardinelli pubblica sulle pagine de "Il Foglio". In un convegno a Forlì ebbi la fortuna di assistere  ad un suo intervento sul dibattito culturale nel periodo fascista, una vera lezione di precisione, completezza e chiarezza. Fu in quell'occasione che vidi e comprai il volume che è in bacheca. Sono quasi mille pagine ricchissime e svariate di contenuti, ma soprattutto di punti di vista che spiccano per svolazzante ma accuratissima disinvoltura. Paragonerei questo libro ad un cesto di frutta varia o a una ciotola di caramelle, cui attingere disordinatamente giorno dopo giorno, rimanendo sempre soddisfatti ma anche vogliosi.
Lo sguardo di Berardinelli su letteratura, filosofia, vita sociale, politica e media è sempre acuminato e profondo, con quel velo di disillusione che da anima alla pagina, e, non ultimo, sempre coraggioso. Certo può capitare di non trovarsi d'accordo -la concordia non ha mai voluto dire annullamento- ma ciò che sempre troverete nella larga ciotola, anche pescando a caso, sarà una pagina che inaspettatamente prende una svolta improvvisa che vi sorprende per immediatezza  ed originalità. D'altra parte  Berardinelli ha sempre sostenuto che i saggi sono una forma d'arte. Ed i suoi sono microsaggi. Cosa  volere di più? Buona  lettura.

 

 

 

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