News luglio/Juli 1985: Narges Mohamadi - Andreina Emeri
ANDREINA EMERI 30.7.1985 / 30.7.2020 - UN RICORDO
Andreina Ardizzone Emeri starb plötzlich und vorzeitig am 30. Juli 1985. Sie war eine der bekanntesten Vertreterinnen der Frauenbewegung in Südtirol in den 70er und 80er Jahren, sie war Mitgründerin der feministischen Gruppe „Alessandra Kollantaj“ in Bozen und der AIED (Associazione Italiana per l’educazione demografica - Italienische Vereinigung für demographische Bildung), die sie als Vorsitzende und nationale Vertreterin leitete.
An ihrem 35. Todestag erinnert die Alexander Langer Stiftung Andreinas
Engagement für eine neue Vorstellung der Politik und der Zukunft für Alto Adige/
Südtirol. Ihre Tochter Valentina Emeri liest kurze Texte über einige
Themen, denen sie sich sehr gewidmet hat
Alexander Langer Stiftung Youtube Seite
https://www.youtube.com/channel/UCzBhq5qxI3hp68_BdZLq8Wg
e nel Sito della Fondazione
https://www.alexanderlanger.org/it/1049/4672
-- .
Il 30 luglio di 35 anni fa scompariva, improvvisamente e prematuramente, Andreina Ardizzone Emeri, una delle più note protagoniste del movimento di emancipazione e di liberazione delle donne in Alto Adige degli anni '70 e ’80, co-fondatrice del collettivo femminista “Alessandra Kollantaj” di Bolzano e del consultorio AIED (Associazione Italiana per l'Educazione Demografica), di cui divenne presidente e rappresentante nazionale.
La Fondazione vuole ricordare l’impegno di Andreina per una visione nuova della politica e del futuro dell’Alto Adige/Südtirol, offrendo in brevi video alcune sue riflessioni su temi cui dedicò molta energia nel suo breve mandato in Consiglio Provinciale, lette dalla figlia Valentina [Emeri].
Vedi pagina Youtube della Fondazione Langer
https://www.youtube.com/channel/UCzBhq5qxI3hp68_BdZLq8Wg
e nel Sito della Fondazione
https://www.alexanderlanger.org/it/1049/4672
*************
NARGES MOHAMADI, PREMIO ALEXANDER LANGER 2009,
ANCORA IN PRIGIONE A ZANJAN: SIATE LA MIA VOCE
"Siamo 12 donne contagiate con coronavirus. L'11 luglio hanno separato le donne prigioniere del carcere di Zanjan. Noi siamo complessivamente 18 donne in questo carcere. Sei donne non avevano i sintomi della malattia e sono state trasferite in un’altra sezione del carcere. Noi 12 donne, che da circa 11 giorni presentiamo i sintomi della malattia, siamo praticamente in quarantena in questa sezione del carcere.
La settimana scorsa, viste le nostre condizioni di salute e con l’insistenza delle nostre famiglie, ci hanno fatto il test. Non abbiamo comunque ricevuto fino ad oggi i risultati. Oggi improvvisamente sono entrate alcune persone nel carcere e ci hanno separato nuovamente. Una donna in condizioni cliniche preoccupanti è stata trasferita giovedì scorso in ospedale e successivamente rilasciata su cauzione a seguito della diagnosi di Covid. In circa un mese abbiamo avuto 30 nuove persone che sono entrate in questo carcere, di cui alcune con sintomi da coronavirus ed almeno una di loro con diagnosi certa di Covid, che è stata successivamente rilasciata a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute.
Noi 12 donne presentiamo sintomi di affaticamento eccessivo e dolore addominale, diarrea, vomito, perdita di olfatto. Non abbiamo accesso alle cure adeguate né ad una alimentazione corretta. La mancanza di strutture mediche, la mancanza di spazio per la quarantena per nuove entrate e la mancanza di controllo sanitario ha causato la diffusione del coronavirus. Chiedo al Signor Namaki, Ministro della sanità, di inviare un rappresentante per prendere visione della situazione nella prigione femminile di Zanjan.
Vorrei inoltre denunciare per vie legali le condizioni difficili ed intolleranti della prigione di Zanjan, ove mi trovo da circa 6 mesi, e la mancanza di cure mediche. In questo periodo, per l’esplicita richiesta del Ministero dell'Intelligenza e della Magistratura, non mi consentono né di comprare carne a mie spese né di sentire i miei figli per telefono. Non sento la voce dei miei figli da quasi un anno. Ora sono anche contagiata con coronavirus, senza cure mediche".
INFORMAZIONI - APPELLI E MESSAGGI
https://www.alexanderlanger.org/it/605