La testimonianza di Franco Balzi sul ruolo di Sos Mediterranée
Ho conosciuto di persona Klaus - capitano della Aquarius e presidente di Sos Méditerranée - qualche settimana fa ad un incontro pubblico a Bolzano sul l'accoglienza.
Entrambi a raccontare i nostri piccoli tentativi di fare qualcosa di utile rispetto a questa situazione così drammatica. E mi sono bastati pochi minuti per percepire una forte sintonia emotiva e per credere al valore e all'onestà del suo impegno.
Bevendo un caffé Insieme mi ha raccontato di quanto fu segnato, giovanissimo, dall'esperienza fatta nei mari orientali, quando fu obbligato dal suo comandante a cambiare rotta, abbandonando a sicura morte centinaia di profughi vietnamiti in fuga dal loro paese.
Aveva promesso a se stesso che non sarebbe più successo. Le "rotte della vita" come le chiama lui (o i fili invisibili come li chiamo io) gli hanno fatto incrociare altre esistenze disperate in fuga, altri barconi.... E ha mantenuto la promessa che aveva fatto con la sua coscienza. Ha scelto da che parte stare. E ci ha messo tutto se stesso. Guardate questo filmato, e provate a ripensare a tutti gli attacchi politici e mediatici che sono stati fatti alle ONG che salvano le persone in mare, e tirate qualche conclusione.
A Bolzano è stato presentato un film ancora più efficace nel raccontare l'esperienza di SOS Méditerranée... 40 minuti di immagini durissime, guardate dal sottoscritto in apnea e con lo stomaco chiuso per quella cruda restituzione di cosa davvero accade in mare.
Spero di riuscire a portare Klaus e Valeria dalle nostre parti, al più presto, per dare visibilità a quello che fanno.
Meritano tutto il nostro rispetto. E anche il nostro aiuto, per chi ne ha la possibilità.