Accoglienza e invisibili dopo il "Decreto Salvini"
"Sempre meno persone in fuga dal proprio paese riescono ad arrivare in Europa, in Italia e, quindi, in Alto Adige; eppure nel discorso pubblico domina ancora la paura di un' "invasione". (...) In questo contesto, pare che a Bolzano, come anche altrove, più che le istituzioni locali debba essere ancora una volta la cittadinanza, la società civile, ad attivarsi per difendere i diritti inalienabili delle persone. Bisogna quindi riflettere su quali possano essere le forme di disobbedienza, di resistenza, da attivare, e quali di esse siamo disposti, come cittadini, a praticare. A partire da presidi in piazza, da assemblee pubbliche, dall’incremento di forme di accoglienza informale in famiglia pre contrastare la marginalità di strada. Infine, è necessario pensare quali legami e interdipendenze si possono sviluppare con altre lotte sociali contigue a quelle per la difesa dell’asilo, come già avviene in altre città italiane ed europee, come ad esempio con i movimenti femministi e LGBTQ, i movimenti per il diritto alla casa, i movimenti contro lo sfruttamento lavorativo".
Un articolo sul "Decreto Sicurezza ed Immigrazione" e sui possibili riflessi sul territorio provinciale.
"La creazione della illegalità. Accoglienza e “invisibili” in Alto Adige dopo il decreto Salvini", in: Il Cristallo, nr. 1, Aprile 2019
http://www.altoadigecultura.org/CRISTALLO/
Il_Cristallo_nr._1_2019_.pdf (3,6 MB)