PROGRAMMA ATTIVITA' FONDAZIONE ANNO 2021
Il presente documento descrive le linee di lavoro e le principali attività della Fondazione previste per l'anno 2021 avviate nel corso dell'incontro con il Comitato Scientifico e di Garanzia che si è svolto online.
Le iniziative in programma si basano sull'esperienza valutata, e ottimizzata nel corso degli anni, grazie alla quale la Fondazione è diventata interlocutrice credibile di diverse associazioni ed istituzioni nell’ambito di attività di carattere non solo locale.
In continuità con gli anni passati, il 2021 sarà dedicato alle attività di ricerca e studio nell’Archivio, alle attività di formazione all’interno del programma di formatori di operatori di pace, alle tematiche migratorie, al potenziamento del Centro di documentazione, nonché al recupero delle attività rimaste in sospeso nel 2020 a causa del Covid-19.
L’attività scientifica e di divulgazione sarà concentrata su quattro macro aree:
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Archivio A. Langer - Minima personalia
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L’arte di prendersi cura
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Migrazioni
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Centro di documentazione
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Alexander Langer e la lezione bosniaca
ALEXANDER LANGER ARCHIVIO – ARCHIVIO MINIMA PERSONALIA
Una parte importante dell’attività della Fondazione riguarda la raccolta, l’ordinamento e la messa a disposizione della documentazione, dei lavori e degli scritti di e su Alexander Langer. La Fondazione offre supporto a studiosi, studenti e studentesse, che hanno interesse a scrivere tesi o svolgere lavori di ricerca sulla risoluzione creativa e nonviolenta dei conflitti, sulla promozione della convivenza interetnica e sulla conversione ecologica, sul ruolo delle Istituzioni locali, nazionali ed europee. L'archivio contiene un materiale unico nel suo genere, per la riconosciuta cura che Langer ha sempre dedicato alla raccolta di materiale documentario, al rapporto con i suoi interlocutori, al racconto in diretta di ciò che in prima persona esplorava e viveva.
L’attività di conservazione e valorizzazione dell’Archivio A.Langer è in continuità con quanto iniziato nel 2019, e fatto nel 2020. Nel 2021 in particolare si prevede:
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La continuazione del lavoro di digitalizzazione e pubblicazione sul sito della Fondazione e altre piattaforme in sintonia, di selezioni di scritti e interventi (anche in audio e video) di Langer, sia a livello Istituzionale (in particolare attività legislativa Provincia e Regione 1978-1989) che negli ambiti in cui ha operato, per consentire una più ampia fruizione dei materiali d'archivio e a beneficio di ricercatori e interessati;
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La realizzazione di ricerche di interesse comune a partire dai temi che hanno caratterizzato l'impegno di Langer sul piano locale e globale: autonomia, ecologia, stili di vita, minoranze e convivenza;
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L'attivazione di reti e collaborazioni anche istituzionali, aperte ad altre realtà regionali, nazionali, internazionali vicine e sensibili al pensiero di Langer, finalizzate a realizzare progetti di comune interesse e di respiro multiculturale;
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La divulgazione delle attività e dei risultati di ricerca e documentazione attraverso anche supporti audiovisivi applicazioni tecnologiche, percorsi espositivi e progetti editoriali congiunti, rivolti a giovani studenti e a un ampio pubblico non necessariamente specialistico, per promuovere la conoscenza della figura, del pensiero e dei temi di Alexander Langer, da considerarsi quali fattori culturali di integrazione e apertura alle diversità.
Tre tematiche contraddistinguono le attività di studio e di incontro all’interno dell'Archivio A. Langer nel 2021. In particolare si prevede un ciclo di eventi su “Albania e processo di democratizzazione”, “Ivan Ilic & Alexander Langer”, e “Autonomia e censimento”.
Archivio e il processo di democratizzazione -
L'evento "Albania e processo di democratizzazione" riguarda il processo di democratizzazione, l’arte della memoria in collaborazione con studiosi/e attivisti/e albanesi già in parte coinvolti nell’anno passato. Intendiamo proseguire la ricerca di archivio su questa tematica e informare e sensibilizzare la cittadinanza coinvolgendo i/le concittadini/e albanesi con l'organizzazione di 4 incontri pubblici.
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Presentazione del libro: ”Cose portate dal mare”, casa editrice Besa Muci, ottobre 2020 di Ardian Vehbiu- La presentazione verrà organizzata con la giornalista e poetessa Gentiana Minga
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Presentazione del progetto “Il grande Padre” di Christian Elia & Camilla de Maffei
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Con l'intento di coinvolgere sempre più la comunità albanese in italia e all’estero si vuole inoltre bandire una call per traduttori e traduttrici in modo da proseguire il lavoro di traduzione e pubblicazione del TENTATIVO DI DECALOGO PER LA CONVIVENZA INTER-ETNICA in lingua albanese.
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Incontro pubblico sulla situazione attuale del processo di democratizzazione in Albania;
Archivio e Ivan Ilich
La Fondazione intende organizzare un seminario internazionale su Radicalismo umanistico e ambientale: Ivan Illich e Alexander Langer previsto il 14-16 maggio 2021 a Montebello di Isola del Piano (Urbino). Il seminario è promosso dalla Fondazione Alexander Langer Stiftung in collaborazione con Green European Foundation - Gef, Fondazione Girolomoni - Isola del Piano, Movimento Nonviolento di Verona, Associazione ambientalista La lupus in fabula di Fano. Il seminario di Montebello vuole quindi presentarsi come la possibilità di confrontare le proposte di Illich e Langer e di vagliarne non solo la loro attualità ma anche le possibili criticità. Parte dei lavori saranno dedicati alla traduzione degli aspetti ideali in scelte concrete, così come emergono anche dai programmi e dalle pratiche politiche del variegato mondo verde nello spazio europeo, per sviluppare nuove strategie umanistiche e ambientaliste. Le varie sessioni di lavoro interesseranno l’aspetto religioso, quello legato alle scelte agricole e territoriali, il tema della frontiera fra i diversi stati e l’aspetto economico come ripresa di un discorso misurato ai beni e alle necessità reali delle comunità politiche.Il seminario si svolgerà in tre sessioni di lavoro in forma di dialogo tra relatori/trici e i/le partecipanti iscritti/e. Lingue: Tedesco – Italiano con traduzione simultanea o consecutiva
Coordinano: Franz Tutzer, agronomo e Mauro Bozzetti, ' autore e professore di Filosofia Teoretica all'Università di Urbino. Animatore dell'Associazione di Pesaro Lupus in Fabula.
Autonomia e censimento
In occasione del 40ennale del Censimento 1981 la Fondazione intende:
- produrre un’agile pubblicazione che raccolga, oltre ad alcuni scritti di Langer e documentazione del “Comitato di iniziativa contro le opzioni del 1981/Initiativkomitee gegen die Option 1981”, interventi sul tema di esperti/studiosi/testimoni,
- organizzare nel tardo autunno (ottobre-novembre 2021) due incontri pubblici di analisi e riflessione sull’evoluzione e sulle problematiche della disciplina del Censimento nel contesto dello sviluppo dell’autonomia, uno a Bolzano e uno a Trento in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino.
Attività 2020 da completare nell’anno 2021
Con l'accordo della Fondazione Langer con il Dipartimento dell' Istituto di studi federali comparati di EURAC Research di Bolzano e la Fondazione Museo storico del Trentino, è in programma un ciclo di 10 lezioni nel biennio 2020/21, con inizio nella primavera 2020 su ciascuno dei 10 punti del "Tentativo di decalogo per la convivenza interetnica", scritto nel 1994 da Alexander Langer come un insieme di riflessioni che partano dall'esperienza Sudtirolese per allargarsi al rapporto con conflitti di natura etnica, culturale, religiosa, linguistica, nazionale, religiosa. E' un testo tradotto in diverse lingue, e disponibile ora anche in arabo ed ebraico.
Per causa Covid-19, non è stato possibile ultimare il ciclo di incontri, e vista l’incertezza del 2021, abbiamo deciso di trasformare il ciclo di incontri in una webserie di 10 puntate con la collaborazione di History Lab del Museo storico del Trentino. Si prevede un ciclo di 10 puntate da trasmettere in webtv a partire da ottobre 2021.
L’ARTE DI PRENDERSI CURA
Nel 2013 la Fondazione ha assegnato il suo annuale Premio Alexander Langer all'associazione "Donatori di Musica", una rete di artisti, medici, infermieri, volontari che prende il nome dall'impegno a organizzare – prevalentemente nei reparti oncologici degli ospedali – stagioni di concerti, con lo scopo di costruire intorno alla priorità di una cura competente un clima di empatia, di rispetto reciproco, di messa in discussione dei ruoli.
Alcuni dei sommovimenti che in questi ultimi anni stanno manifestandosi nell'intera Europa , affrontati tramite la repressione poliziesca e sporadiche concessioni economiche, richiederebbero principalmente le capacità e competenze dei facilitatori della Pace, la scesa in campo di Corpi di Pace dotati di autorevolezza operativa per trasformare la rabbia e il senso di fesa per non essere ascoltati in momenti di co-protagonismo responsabile, in un quadro di regole dialogiche certe e chiare. Pensiamo a tensioni e conflitti con relativa affermazione dei linguaggi dell'odio, che nascono in rapporto con i migranti, con le forze dell'ordine, con la crisi economica e i livelli di disoccupazione, e da ultimo la necessità di una nuova governance in una situazione di pandemia ancora densa di incognite.
In questa ottica la Fondazione intende proseguire la strada intrapresa nella ricerca di soluzioni pacifiche per una società inclusiva con una proposta di una serie di iniziative tese a rinforzare competenze professionali che nascono da anni di riflessione, di formazione e di buone pratiche.
L'ARTE DEL VIVERE INSIEME
Ciclo di formazioni finanziato dall’ Ufficio Servizio giovani della Provincia Autonoma. L’arte del vivere insieme: Cittadini/e operatori/trici attenti/e e consapevoli. Il progetto previsto durante tutto il 2021 si prefigge il compito di mettere le basi per la nascita di una comunità di di educatori/trici di pace all’interno degli stessi ambienti di vita e di lavoro, in particolare quelli che vedono quotidianamente un contatto con il pubblico. Il ciclo di formazioni, organizzato in sei moduli della durata di 6 ore ciascuno verrà proposto ad associazione ed enti giovanili e alle scuole nell’ottica di una formazione continua (life long learning) e di creare e rafforzare una rete di operatori e operatrici di pace all’interno del tessuto cittadino.
In continuità con un percorso intrapreso dalla Fondazione come già ente promotore del corso di formazione “Operatori di pace, mediatori dei conflitti” negli anni passati, nell’anno appena trascorso abbiamo con il sostegno della Regione Trentino Alto-Adige organizzato due primi seminari sull'arte del prendersi cura: una nuova abilitazione europea. La Fondazione intende proseguire con questo percorso condiviso con l’intenzione della promozione di una piattaforma interregionale e transfrontaliera di partenariato, regionale, nazionale e internazionale, al fine di valorizzare le risorse professionali relative alla gestione e trasformazione dei conflitti, per elaborare una proposta di lavoro operativo e concreto sulle basi sociali ed epistemologiche di una felice convivenza, candidabile al reperimento di risorse finanziarie locali, nazionali ed europee. Verranno organizzati 4 incontri in forma seminariale.
MIGRAZIONI, CULTURA DELL'ACCOGLIENZA, DISCRIMINAZIONI
L’impegno della Fondazione sul tema migrazione e cultura dell’accoglienza è documentato dall' attività di "monitoraggio" lungo la rotta del Brennero, svolta dal 2015, che ha permesso di mettere in atto le competenze acquisite nell'ambito dell'attività di Antenne Migranti e le conoscenze specifiche nel campo del linguaggio d'odio. La Fondazione inoltre mette a disposizione gratuitamente la sede e le sue infrastrutture ad associazioni e reti attive sul nostro territorio che svolgono attività su questa tematica.
La programmazione del 2021 sul fronte Migrazioni, cultura dell’accoglienza e discriminazioni prevede attività di formazione e di sensibilizzazione.
Grazie al coinvolgimento nel progetto Europeo INGRID in qualità di partner svolgeremo una Formazione multidisciplinare per gli operatori delle Forze dell’Ordine sui temi della discriminazione e dell’assistenza alle vittime di discriminazione (MultiForce). L'esigenza nasce dal contesto multietnico che negli anni si è delineato anche in Alto Adige, e ai connessi fenomeni migratori (da quelli di lungo corso a quelli più recenti) , si avverte l’urgenza di fornire alle Forze dell’Ordine moduli formativi utili a comunicare nello spazio pubblico con persone di origine straniera, onde facilitare loro l’