Tuzlanska Amica - Le parole di Kemal Monteno
Orrificati dagli avvenimenti in Francia, Ucraina, Siria, Nigeria...consapevoli, in base alla propria esperienza, che ogni morte , soprattutto se e' violenta e causata da odio umano, ferisce anche centinaia di altre, vorremmo condividere con voi una nostra storia.
Un paio di giorni fa e' morto Kemal Monteno, un cantautore che da decenni suona per tutti noi, senza distinzioni di nazionalita' e religione, che con la canzone portava il calore nei cuori. E in qualche modo legava in modo speciale la Bosnia e l'Italia. Sua madre era bosniaca e i genitori hanno voluto che portasse un nome bosniaco. Suo padre era un militare italiano, che per amore dopo la seconda guerra mondiale e' rimasto a vivere in Bosnia Eregovina. E da li il suo cognome italiano. Con un fascino italiano e uno spirito bosniaco era ed e' rimasto parte della vita delle generazioni dell'ex-Jugoslavia ed e' incredibile in quanti fossero ad amarlo.
Forse e' proprio per questo che nel 1992, all'inizio della guerra, dalla Sarajevo assediata, insieme agli amici da diverse parti della Jugoslavia che si stava disfando, ha scritto sicuramente la canzone d'amore piu' bella nella quale si menziona la guerra.
Ci auguriamo sinceramente che in questa follia di cui siamo testimoni, la ragione avra' la meglio e che una storia cosi bella- triste, su un' uomo nato dall'amore in un tempo in cui l'amore sembrava impossibile, un' uomo che ha passato la vita diffondendo e cantando l'amore, un'uomo che anche in guerra e nell'inferno Sarajevese sapeva mandare il messaggio ( "Se chiedi dove sono ora, non me ne vado da questa citta', tutto il mio e' rimasto qui', se chiedi come sto, se ti roknu solo due, si direbbe tutto da solo, che a nessuno si ripeta piu' " che sara' la conferma che per il bene, e contro la guerra e le uccisioni, si puo' sempre lottare, anche quando cio' sembra impossibile.
*roknu = nel gergo, nel contesto significa colpo di granata.
Cordialmente, Irfanka e Tuzlanska Amica