11 luglio a Srebrenica, 11 luglio con Srebrenica
Una risoluzione del Parlamento Europeo del 15.10.2009 ha chiesto al Consiglio di dichiarare per questo l'11 luglio giorno della memoria di quel crimine, invitando tutti i paesi a commemorare e onorare le vittime e i loro familiari superstiti.
E una mobilitazione internazionale - inascoltata - si era rapidamente diffusa via Facebook per chiedere un minuto di silenzio in memoria delle vittime, prima dell'inizio della finale della coppa del mondo di calcio in Sudafrica che si è giocata proprio l'11 luglio e con proprio l'Olanda tra le finaliste.
“Le sofferenze legate alla guerra in Bosnia Erzegovina – sostiene Irfanka Pasagic, premio Alexander Langer 2005 - rappresentano la nostra realtà. Per quanto ci si impegni, non possiamo dimenticare gli orrori attraverso i quali siamo passati ma possiamo fare qualcosa per convivere con essi. Affinché la memoria diventi un elemento del passato, si deve riconoscere il dolore delle vittime, si deve assicurare il sostegno alle nostre e alle comunità a noi vicine. Solo in questo modo la vittima potrà confrontarsi con i fatti tragici che ha subito e far diminuire il livello di dolore che essi gli procurano. La negazione dei crimini avvenuti e la discolpa di coloro che hanno perpetrato tali delitti, colpisce profondamente tutte le sfere della sua esistenza e lo fa sentire tanto smarrito da rendergli tutto ancora più insopportabile”.
La Fondazione Alexander Langer ha deciso dal 2007 di avviare insieme all'associazione Tuzlanska Amica di Irfanka Pasagic un rapporto permanente con Srebrenica,con lo scopo di far conoscere la città, animarla con iniziative artistiche e culturali, incoraggiarne le forze favorevoli alla pace e alla convivenza.
Un gruppo di giovani di Srebrenica ha dato un importante contributo a questa iniziativa, accompagnando i partecipanti alla conoscenza della città, dopo aver frequentato seminari di autoformazione, nell’ambito di progetti sostenuti dalla Provincia Autonoma e dal Comune di Bolzano. E coinvolgendo studenti e volontari anche di altre località della BiH.
Dal 1. al 7 agosto 2010 è in programma la 4. edizione dell’incontro a Srebrenica, dedicato quest’anno ad un percorso di conoscenza delle potenzialità economiche e ambientali della città che prima della guerra era un importante centro termale e turistico.
Per questo saranno presenti gruppi di artisti (dai Motus di Siena, il duo klezmer di Trieste Bembi-Simonetto, la Max Maber Orkestra di Trieste, l'associazione Sagapò Teatro di Bolzano, i Baobab International di Pescara) che hanno deciso di avviare un rapporto di lunga durata e di partnerariato con la città).
Al viaggio formativo partecipa anche un gruppo di studenti del Master “Operatori di pace, mediatori di conflitti” organizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna e dalla Formazione professionale di Bolzano, nell'ambito di uno Stage di studio sulla situazione della BiH, supportato dall'Istituto per il regionalismo e le minoranze dell'Accademia Europea di Bolzano.
Uno dei punti centrali della Settimana internazionale sarà un Workshop con il testo di Alexander Langer sulla convivenza interetnica, intereligiosa, interculturale. Nell'occasione viene pubblicata un'edizione straordinaria del testo in cinque lingue, comprese quelle locali.
E' uno dei tanti modi accompagnare Srebrenica nel periodo,, che non sarà non breve, di recupero della propria identità plurima e delle basi economiche e sociali di una vita “normale” che la guerra ha cercato violentemente di annullare.
Altre notizie nella sezione del sito dedicata ad Adopt Srebrenica 2010
ALLEGATO:
PROGRAMMA PROVVISORIO SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA MEMORIA