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Libertà per Narges Mohammadi, Taghi Rahmani e gli altri arrestati in Iran

22.6.2009, Server Donne www.women.it
 

 
 
Dopo l’ancora non ufficialmente motivato ritiro del passaporto a Narges Mohammadi, destinataria del premio Alexander Langer 2009, nella notte tra sabato e domenica scorsi, dopo il contestato esito delle elezioni presidenziali, si è aggiunto l’arresto del marito Taghi Rahmani, docente universitario molto stimato sia all’interno del paese che all’estero, che per sostenere le sue speranze in un Iran libero e democratico ha già trascorso in prigione un terzo della sua vita.

La Fondazione li aspetta con ansia a Bolzano, dal 2 al 5 luglio prossimi, per intervenire alla cerimonia di consegna del premio e al festival “euromediterranea”, quest’anno quasi interamente dedicato all’Iran con un confronto tra qualificati conoscitori della realtà politica e culturale iraniana, come i proff. Gianroberto Scarcia, Anna Vanzan, Dietmar Larcher, Anna Maria Gentili e i giornalisti/scrittori Giuliana Sgrena e Bijan Zarmandili.

Narges Mohammadi e Taghi Rahmani sono attesi anche a Roma, il 7 luglio, per un incontro con il presidente della Camera Gianfranco Fini, su iniziativa delle parlamentari nella Presidenza, così com’è divenuta tradizione con i precedenti premi Langer dal 1997 in poi, tra cui spiccano esponenti di un “islam plurale”, declinato prevalentemente al femminile, come l’algerina Khalida Toumi Messaudi, la kossovara Vjosa Dobruna, il palestinese Sami Adwan, la bosniaca di Srebrenica Irfanka Pasagic, la somala Maana Suldaan.

Per questo la Fondazione Alexander Langer unisce la sua voce a quella dei molti, singoli e rappresentanti di associazioni, che chiedono alle istituzioni internazionali di non lasciare inascoltate le richieste di legalità e di trasparenza sull’esito del voto, che vengono dall’interno del paese e che alle persone arrestate e ai mezzi d’informazione venga restituita la libertà di parola e di movimento. Con apprensione seguiamo, per quanto ci è possibile, le notizie che in questi giorni e in queste ore ci giungono da un Paese che abbiamo imparato a conoscere meglio nella sua complessità e ricchezza.

Fondazione Alexander Langer
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