Alexander Langer Alexander Langer Racconti e ricordi

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Bruna Dalponte: Caro Alex, ce la faremo...

7.7.1995, cerimonia Chiesa Francescani, Bolzano
È la consapevolezza di ciò che unisce la tua vita alla mia, Alex, e la tua e la mia a quella di tutti gli uomini, che mi permette di parlare qui, ora.

Che mi permette di vedere il nostro comune dramma di esseri umani e di capire perché oggi molti piangono.
Ognuno di noi piange in realtà, più o meno consapevolmente, se stesso.
Ognuno di noi aveva potuto vedere rispecchiate in te le proprie più grandi e profonde aspirazioni di pace, di giustizia, di amore, di compassione ed ha potuto, grazie anche alla tua acutezza ed alla tua passione, più facilmente riconoscerle, alimentarle, farle crescere. Oggi tu ci costringi a confrontarci con le nostre comuni debolezze, difficoltà, delusioni, amarezze. Siamo costretti a vedere che il mondo così com’è può schiacciarci. Che può schiacciare i più generosi tra di noi, e con loro le nostre speranze.
Ho avuto il privilegio di condividere con te, Alex, 30 anni di fraterna amicizia e molti di comune impegno. Negli ultimi anni le nostre “strade contingenti” (come tu le hai definite) hanno imboccato percorsi diversi, ma il ritrovarsi era ogni volta un riconoscersi. Io vedevo le tue battaglie e le tue vittorie un po’ come mie, tu guardavi alla mia ricerca, alla mia scelta di occuparmi di altri orizzonti, meno visibili, ma altrettanto presenti in noi, con la sete di chi non può fermarsi a ristorarsi.
Eppure ogni volta parlare con te di connessioni più sottili ed universali era come parlare con chi già sa, già conosce.
Ed emergeva la tua lacerazione, emergevano i tuoi sogni. Il sogno di poterti finalmente occupare di te, dei tuoi affetti, dei tuoi libri, della tua profonda religiosità, dei fiori, della natura.
Tu maestro nel comporre le diversità ci lasci ora in eredità una grande sfida: provare che è possibile conciliare nelle nostre vite determinazione e dolcezza, mente e cuore, dentro e fuori, sè e gli altri, l’uomo e Dio.
Ce la faremo, Alex. Grazie.

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