Alexander Langer Alexander Langer Racconti e ricordi

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Gino Girolomoni: Il sole che piange

8.7.1995, Archivio Langer - poesia
Ma che hai fatto Alex? Perché partire così? Ho davanti a me quel sorriso dolce e non potevo immaginare nascondesse tanta disperazione.

Adonai,

vedi dove porta l'ingiustizia
le stragi gli orrori
la fame la miseria
e il tuo silenzio?
Ti supplico di perdonare
quel suo gesto Adonai.
Era un giusto che ingiustizie
non poteva sopportare più
con troppi omìni intorno
che vedevano troppo poco
e non capivano che Alex
aveva una visione globale della vita, del mondo del
futuro.

Adonai,

se hai perdonato Eleazar
sulla fortezza di Masada
che non sopportava la vittoria dei romani
e l'idea di finire schiavo
perdona anche Alex
che non accettava l'idea
di veder perdere la pace in Bosnia
la lotta contro la manipolazione genetica
la mutagenesi nei cibi e dell'aria
il suo movimento ideale che diventava
un partito con le misere lotte di potere.
Negli auguri che quest'anno
il veggente di Cetona
aveva aggiunto alla mia lettera:
"Caro Alex
ti mando un saluto dal monastero
dei Girolomoni.
La battaglia ormai è da Termopili
i Persiani passeranno
ma almeno un po' di onore sarà salvato.
Fai bene a non arrenderti.
Gott sei mit dir".

E invece non ce l'hai fatta e ti sei arreso.

Ti ringrazio Adonai
d'avermi fatto nascere figlio della terra
e farmi vivere con i suoi frutti:
lascio il toro con le vacche
e vedo nascere i vitelli,
semino il grano
e lo vedo diventare giallo
lo macino a pietra
e con l'acqua esce una pasta buona.
Alex invece lasciava Valeria sola
che piangeva
e correva per l'Europa sorda
e prepotente e non vedeva niente
di questo suo girare andare fare.
Solo con una fede grande e forte
nel tuo Regno
Adonai

si può campare.

Ma un Regno dove si sei anche tu
insieme a noi
e non quei regni cretini dei cuori
che predicano i preti
ormai quasi addormentati anche loro
dalla stanchezza e senescenza del mondo
e dal fatto che sei sparito da venti secoli.
Sappiamo Adonai
dalla Legge che sei tremendo
con quelli che spengono l'interruttore della vita
ma perdona Alex Langer di Sterzing
era un giusto
era buono
era saggio
ma non vedeva più oltre le tenebre
perché era stanco
e per un momento,
un momento solo
ADONAI
si è staccato da te
ed è caduto nella disperazione...

Alex, Alex
io chiedo a Lui di perdonarti
ma io non posso, non posso.
Piango forte anche per questo
che sto scrivendo
ma non ti posso perdonare
né sul piano della Fede
perché smettendo di lottare
hai abbandonato anche Lui
che non si è arreso
ed è finito sulla croce
né sul piano dell'amicizia e della politica
perché hai abbandonato noi.
È scritto in Marco tredici:
"Voi sarete odiati (e ignorati e inascoltati)
da tutti a causa del mio nome
ma chi avrà perseverato fino alla fine
sarà salvato".

ADDIO ALEX

so di rivederti un giorno
e perdona tu a me
per non aver capito
che dietro quel gran sorriso dolce
ci fosse un mare immenso di tristezza.

Monastero di Montebello, 8 luglio 1995
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