Alexander Langer Alexander Langer bibliografie - recensioni Recensioni opere

Scritti di Alex Langer Racconti e ricordi Dediche bibliografie - recensioni
2005-decennale-Testimonianze 2010 - convegno Cenci 10 punti x convivenza- traduzioni 10 punti convivenza - riflessioni Recensioni opere
2019 - Pongiluppi-minimapersonalia
Tesi e ricerche Riviste Video - Audio L’archivio di Alex Eventi
alexander langer (22) Cassar-Simma: Abbi cura - Trag Sorge - Take Care (11)

Roberto De Bernardis: Langer, infaticabile tessitore

22.5.2007, L'Adige, 22 maggio 2007
“Il treno dal Brennero si fermava a Sterzing/Vipiteno per raccogliere i viaggiatori diretti a Bolzano. Fra loro, un ragazzino biondo, magro, denti da scoiattolo e calzoni corti”. Inizia così, con un viaggio, il bellissimo libro di Fabio Levi sulla vita di Alexander Langer, come se lo stesso titolo del libro nascesse da questo incipit che è anche il segno distintivo di Alexander, “il viaggiatore leggero".

Il libro è pieno di affetto per Alexander langer, lo si intuisce dall'uso delle parole, dalle sfumature con cui viene tratteggiata la sua persolinalità ma non è un libro apologetico. Nel ripercorrere le tappe della vita di Alexander Langer da Sterzing/Vipiteno, a Firenze, a Strasburgo, all'America latina, all'Albania e alla Bosnia per passare da Roma e da Trento e Bolzano, lo storico Fabio Levi non eccede nella meticolosa ricostruzione temporale dei fatti, li colloca storicamente, ma si preoccupa soprattutto di spiegare chi fosse Alexander langer, che cosa proponesse, quali fossero le cose che scriveva e che faceva. Il libro è pieno di contenuti che trasmettono una immagine di Langer viva e presente anche a quasi dodici anni dalla morte. “Ho voluto presentare Alex soprattutto a coloro che non l'hanno conosciuto o che non ne hanno mai sentito parlare”, così mi aveva detto Fabio Levi del suo lavoro quando ci siamo incontrati a Bolzano recentemente alla presentazione del documentario, proprio su Alexander langer, “Uno di noi” , al festival del cinema  di Bolzano. Direi che l'intento è pienamente riuscito. Il libro è scritto bene. Già dalle prime battute si capisce che lo stile apre al romanzo più che alla ricostruzione storica in senso stretto. E' il romanzo di un uomo che ha saputo legare le idee che professava alla condotta quotidiana della sua vita. Un impegno politico forte e intransigente nei suoi valori di fondo, nella coerenza delle convinzioni, nel rigore etico e morale ma nello stesso tempo pieno di umanità, di attenzione alle relazioni con e tra le persone. La lezione di Alexander Langer è pienamente attuale: nella Regione Trentino Alto Adige/Suedtirol dove emerge la necessità di riesaminare e ricucire le ragioni della speciale autonomia; nell'Europa delle nuove convivenze, delle minoranze da riconoscere e tutelare, dei diritti civili e umani da consolidare; nel mondo nelle relazioni tra nord ricco e sud in totale miseria e fame, tra esigenze di sviluppo e difesa dell'ecosistema planetario. I suoi sforzi per inserire nell'agenda delle grandi istituzioni mondiali i temi della pace e della convivenza, della concreta soluzione del gravoso debito che attanaglia i paesi poveri e li impoveriscono sempre di più. Scrive Fabio Levi in questo “In viaggio con Alex – La vita e gli incontri di Alexander Langer (1946 –1995)”, edito da Feltrinelli, : “Le sue giornate e le sue notti di lavoro erano dedicate in primo luogo, sin dal '78, agli impegni di rappresentante eletto in Consiglio provinciale e poi al parlamento europeo, per poter assolvere i quali aveva chiesto il congedo temporaneo dalla scuola. Sentiva quel compito istituzionale come una responsabilità ineludibile, che non consentiva assenze o pause e, anzi, richiedeva ogni volta un puntuale sforzo di documentazione sugli argomenti più disparati. Per il resto era sempre disponibile ad andare dovunque lo chiamassero”.

Quando si presentò, per la prima volta, nella prima seduta del consiglio regionale, il 13 dicembre 1978, eletto nella lista “Nuova Sisnistra/Neue Linke”, esordì con la frase :”Sehr geehrter Herr Präsident! Verehrte Kolleginen und Kollegen! Ich Mochte, wenn es der Praesident gestattet, in beiden Sprachen sprechen und kurz unsere Position im Namen der Fraktion der Neuen Linken darlegen” - “Illustrissimo Signor Presidente! Colleghe e colleghi! Vorrei parlare, se il signor Presidente lo permette, in ambedue le lingue ed illustrare brevemente la nostra posizione a nome del gruppo consiliare della Nuova Sinistra”. Era la prima volta che accadeva che un intervento in aula fosse fatto in italiano e tedesco contemporaneamente. Immediata la reazione da parte di Alfons Benedikter, allora vice di Silvius Magnago, capo storico della SVP, partito di raccolta del gruppo etnico tedesco, che cercò di impedire a Langer di proseguire perchè, sostenne, l'intervento avrebbe dovuto essere fatto o in lingua italiana o in lingua tedesca, con traduzione simultanea, ma non nelle due lingue. Anche in quella occasione c'era tutto il bagaglio culturale di Alexander langer: la convivenza può essere vera e completa se c'è comprensione reciproca, a partire dall'uso delle lingue che in quella terra servono per comunicare, e il pieno riconoscimento dell'altro con la capacità di mescolarsi, di stare assieme, senza rinunciare alla propria specificità, alla propria lingua, alla propria Heimat, senza bisogno di gabbie etniche.

Questo libro ha anche un altro pregio. Quello di far emergere l'importanza della politica, ma nella sua dimensione di impegno sociale, di servizio, di partecipazione. Lo fa senza dichiararlo. E' sempre la figura di Alexander Langer che indica il percorso, i contenuti, le modalità per esercitare con passione e professionalità, ma senza mai essere un politico di professione, l'impegno nelle istituzioni, che vedeva importante e necessario. Come a Trento, nell'autunno del 1994, quando come assessore comunale all'ambiente organizzai assieme al mio omologo di Francoforte, l'assemblea annuale dell'alleanza per il clima, che raccoglieva 357 municipalità europee e i rappresentanti degli indios dell'amazzonia, e avevo chiesto ad Alex Langer di svolgere la relazione introduttiva, mi espresse tutta la sua felicità perchè adesso potevamo, lavorando nelle istituzioni, attuare tante cose che sarebbero state impossibili solo con l'attività dell'associazionismo o del solo volontariato.

Il racconto della vita di Alexander Langer intreccia situazioni, mondi famigliari, relazioni personali, grandi eventi dell'umanità, lezioni di vita e di storia che difficilmente lasceranno indifferenti i lettori e le lettrici e faranno amare, anche a chi non lo ha conosciuto, una persona speciale, un amico che sa parlare con il cuore e rimane, con il suo insegnamento, tra noi nella grande emozione della vita.



pro dialog