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Srebrenica:10 anni dopo il massacro decorati i veterani olandesi del Dutchbat III. Una nuova ferita per le vittime
19.12.2006, Fondazione
Ci aveva provato Adriano Sofri, nella sua “Piccola posta” su “Il Foglio” del 30.11.2006, a bucare l’indifferenza della grande stampa italiana: il 4 dicembre ad Assen, i membri del Dutchbat III olandese presenti in Bosnia e a Srebrenica fino ai giorni del genocidio, avrebbero ricevuto un’onorificenza da parte del ministro della difesa dell’ex-governo di centro destra. Aveva scritto Sofri:
“Nel 2002 a distanza di sette anni, l'Olanda si vergognò dell'infamia di Srebrenica e il governo
laborista di Wim Kok si dimise. Cinque anni ancora e il liberale ministro della difesa in carica, Henk Kamp, ha annunciato la concessione di decorazioni al merito a 850 militari dispiegati in Bosnia-Herzegovina, compresi i 350 addetti alla sicurezza dell'enclave di Srebrenica, sotto protezione Onu, era diventata il rifugio di migliaia di fuggiaschi bosniaci-mussulmani. Quei militari e gli ufficiali furono o inerti complici della selezione di donne e bambini da cacciare e braccare e dello sterminio di 8000 uomini di ogni età, ragazzi e vegliardi compressi da parte degli sgherri di quel Radko Mladic che l'Olanda del Tribunale Internazionale aspetta ancora invano. Tutto si scorda prima o poi. Prima, tutto si decora
di una medaglia al valore.”
Nessuna notizia è uscita in Italia. Nemmeno dopo le vivaci proteste che del 4 dicembre davanti alla base militare olandese e in Bosnia. Nemmeno dopo che il governo olandese ha ricevuto oltre 15000 cartoline dalla Bosnia con l’ironica dizione “complimenti”. In Italia non si sa niente neanche della discussione che si è aperta sulla stampa olandese e tra gli stessi militari del Dutchbat, di cui riportano l’Osservatorio sui Balcani e l’Associazione per i popoli minacciati – Gesellschaft für bedrohte Völker e l’articolo su L’unità del 04.12.2006.
Ora finalmente un’interpellanza parlamentare, con primo firmatario l’on. Marco Boato, chiede al Governo italiano di riferire “quali siano le sue valutazioni in merito e quali posizioni intenda assumere, in sede comunitaria e internazionale, nei confronti del governo olandese, al fine di promuovere tutte le necessarie iniziative per la tutela e il rispetto della memoria del genocidio di Srebrenica.”
Noi ci associamo a questa protesta e a questa richiesta di chiarimento politico rispetto a un atto molto grave che ferisce prima di tutto le vittime del genocidio e che vuole forse impedire quel ripensamento doloroso, quella ricerca di verità e di forme di risarcimento, che sembra aver coinvolto una parte non piccola di quei soldati olandesi che si sono onorevolmente rifiutati di andare a ricevere quella medaglia.
Per ulteriori informazioni:
L’interpellanza presentata dall’on. Marco Boato e una breve rassegna sulla stampa olandese curata da Karin Abram
La presa di posizione dell’Associazione per i popoli minacciati
in lingua italiana
in lingua tedesca
I servizi giornalistici sul sito dell’Osservatorio sui Balcani
[Viaggio al termine della colpa
Dutchbat III-una decisione incomprensibile
Un articolo del quotidiano l’Unità
"Wikipedia" sulla strage di Srebrenica