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La morte di Renzo Imbeni, dal 1999 presidente del Comitato Scientifico della Fondazione

24.2.2005, Fondazione
Accanto ai lati più noti dell'intensa e prestigiosa attività pubblica di Renzo Imbeni, vogliamo ricordare una parte forse minore, ma per noi di grandissimo significato. Renzo Imbeni è stato infatti uno dei più convinti promotori, dal 1996, dell’istituzione di un premio internazionale dedicato alla memoria di Alexander Langer, che era stato suo collega al Parlamento Europeo. Ed è stato dal 1999 presidente del Comitato Scientifico e di Garanzia della Fondazione, incaricato di assegnare ogni anno il Premio stesso.

Dobbiamo anche alla sua sapienza e alle sua perspicacia politica, se il premio è andato da allora a persone e associazioni forse poco conosciute, ma testimoni rilevanti di alcune delle domande cruciali che questo secolo trascorso ci ha lasciato in eredità: l’algerina Khalida Messaoudi Toumi, le ruandesi Jacqueline Mukansonera e Yolande Mukagasana, i coniugi cinesi Ding Zilin e Jiang Peikun, la kosovara Vjosa Dobruna e la serba Natasa Kandic, l’israeliano Dan Bar-On e il palestinese Sami Adwan, l’ambientalista ecuadoregna Esperanza Martinez, la memoria dell’operaio di Porto Marghera Gabriele Bortolozzo, la fondazione polacca Pogranicze di Sejny.

Proprio alcuni giorni prima della sua morte, Graziella Monti, la sua collaboratrice (che di lui sapeva trasmettere analoga gentilezza, condivisione, passione), ci ha fatto avere il suo parere decisivo per l’assegnazione del premio internazionale 2005 a Irfanka Pasagic, la psichiatra di Srebrenica che con Bologna e l'Emilia Romagna ha stabilito da tempo una rete di relazioni piene di significato.

Per avere lui presente, avevamo scelto proprio Bologna come sede degli incontri del Comitato scientifico. Renzo ci deve essere. E lui non aveva quasi mai mancato di regalarci una parte anche breve del suo prezioso tempo o di prendere parte – tra un impegno e l’altro – alle nostre manifestazioni a Bolzano e Città di Castello.

Ci lascia dunque un vero amico caro, che ci ha incoraggiato e accompagnato fin dai primi passi con la sua grande esperienza ed umanità. Renzo Imbeni ci mancherà.



In allegato:
“Immaginare l’Europa nel mondo post coloniale. Gramsci e i sud del mondo”
Per Euromediterranea 2003 su “Pace, Guerra Frieden, Krig, Peace”, Renzo Imbeni, impossibilitato ad intervenire, ci aveva messo a disposizione questa sua relazione, ancora molto attuale, svolta in occasione della Festa dell’Europa a Napoli l'8-10 maggio 2003.
Imbeni2003.doc (50 KB)
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