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Incriminata Natasa Kandic, premio Alexander Langer 2000. Invito della Fondazione a esprimerle solidarietà

15.11.2005, Humanitarian Law Center Belgrado
Humanitarian Law Center di Belgrado ha diffuso il 9 novembre la notizia che contro la sua Direttrice Natasa Kandic, premio internazionale Alexander Langer 2000, è stato aperto un procedimento d’incriminazione per diffamazione, per aver chiesto al governo Serbo di riconoscere i crimini compiuti in Bosnia e soprattutto a Srebrenica. Vedi COMUNICATO ALLEGATO .
Natasa Kandic è la principale, scomoda e temuta testimone ai processi dell’Aja contro i responsabili di crimini contro l’umanità commessi durante la guerra in Bosnia.

Notizie e aggiornamenti in Osservatorio dei balcani

Helmuth Moroder ha fato avere a Natasa Kandic
la nota che segue e invita a inviare messaggi di solidarietà
a Natasa Kandic c/o: office@hlc.org.yu.

All’Humanitarian Law Centre – Belgrado

La Fondazione Alexander Langer, a seguito delle notizie riguardanti l’apertura di un procedimento di incriminazione per diffamazione contro Natasa Kandic, direttrice dell’Humanitarian Law Centre e premiata Alexander Langer 2000, vuole esprimere la sua grande indignazione riguardo a questo evidente stravolgimento e inversione delle responsabilità, come anche la sua piena solidarietà e il suo deciso appoggio verso Natasa, nella sua coraggiosa e tenace lotta per gettare luce sui crimini commessi durante i conflitti armati in Ex Yugoslavia, e in particolare riguardo al massacro genocidiario di Srebrenica.

La Fondazione è d’accordo con l’Humanitarian Law Centre che la critica verso la scarsa volontà delle istituzioni di garantire giustizia alle vittime è legale e legittima, e dovrebbe essere presa nella dovuta considerazione piuttosto che stigmatizzata come ostilità. Inoltre, la Fondazione vuole premere perché i rappresentanti delle istituzioni serbe si distanzino nettamente dai crimini che sono stati commessi in passato e perché lavorino in favore del raggiungimento di un pieno stato di legalità e democrazia attraverso il raggiungimento della verità sui crimini di guerra.

Inoltre, la Fondazione è convinta che questo procedimento di incriminazione per diffamazione rappresenti un pericoloso tentativo di mettere sotto pressione la libertà di opinione e parola. Per questo, ha inoltrato il comunicato stampa dell’Humanitarian Law Centre ai Parlamenti italiano ed europeo, nella speranza che prendano posizione riguardo a questo fatto.

La Fondazione Alexander Langer spera che molti altri esponenti della società civile e delle istituzioni esprimano la loro piena solidarietà verso Natasa Kandic.

Con solidarietà,

La Fondazione Alexander Langer














natasakandic.doc (85 KB)
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