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La lettera aperta dei 19 al Presidente della Repubblica Abdelaziz Bouteflika

1.11.2015, traduzione - da stampa algerina 1.11.2015

In occasione della commemorazione dello scoppio della nostra gloriosa guerra di Liberazione nazionale, riteniamo che sia nostro dovere di patrioti algerini d'attirare la vostra insigne attenzione sul degrado del clima generale nel nostro paese, che può essere contraddistinto principalmente dai fatti seguenti:
- La rinuncia alla sovranità nazionale, attributo delI'indipendenza nazionale conquistata a caro prezzo, tramite in particolare I'abbandono del diritto di prelazione dello Stato al quale  Lei è sempre stato tenacemente attaccato.
- La decadenza delle istituzioni statali, alla cui costruzione Lei ha accordato tanta attenzione, mette in pericolo le conquiste sociali della nazione e indebolisce il fronte politico e sociale nazionale, nel momento in cui il livello delle minacce esterne è molto alto.
- La sostituzione di un funzionamento parallelo, oscuro, illegale e illegittimo, al funzionamento istituzionale legale in favore del quale noi conosciamo il suo impegno.
- Il grave degrado delIa situazione economica e sociale che colpisce la maggioranza del popolo algerino alla quale sono apportate risposte inquietanti da parte delle autorità del paese che prefigurano un'estrema precarizzazione dei più vulnerabili e al contempo consegnano il paese, le sue ricchezze e le sue capacità ai predatori e agli interessi stranieri contro il quali Lei si è molto battuto.
- L'abbandono dei dirigenti algerini, lasciati in balìa dell'arbitrario, delle sanzioni di parte, in violazione delle leggi e dei regolamenti della Repubblica e delle procedure legali, in un clima d'oppressione che Lei detesta.
Questo quadro triste e allarmante è purtroppo ben lungi dall'essere esaustivo...
Solo l'amore e il rispetto per il nostro paese, che condividiamo con Lei, ci impediscono di  accentuarne i contenuti negativi. Tuttavia, siamo convinti che questa situazione non è corrisponde né alla sua qualità di partigiano, né alla sua etica, né alle sue convinzioni, né al suo senso dello Stato, né alla vostra prassi di Presidente.
Ecco perché, Signor Presidente della Repubblica, la preghiamo di volerci accordare un'udienza affinché possiamo condividere con Lei le nostre profonde inquietudini sul futuro del paese e sollicitare il vostro intervento sull'estrema gravità della situazione.
Infine, lungi da ogni intenzione indelicata e nella viva speranza che Lei ne prenda conoscenza, rendiamo pubblica la nostra lettera per forza e costretti. Il ricorso alla stampa per farle pervenire la nostra richiesta di udienza è dettata dal legittimo timore ch'essa non vi pervenga mai tramite i canali istituzionali ufficiali. Voglia gradire, signor Presidente della Repubblica, la nostra rispettosa stima e la nostra convinzione di condividere con Lei un patriottismo disinteressato.

Lista dei firmatari della lettera di richiesta d'udienza al Presidente della Repubblica:
Abdelkader Guerroudj, partigiano, ex condannato a morte dal potere coloniale
Mustapha Fettal, partigiano, ex condannato a morte dal potere coloniale
Zohra Drif-Bitat, partigiana, ex condannata all'ergastolo dal potere coloniale
Lakhdar Bouregaâ, partigiano, comandante dell'Esercito di Liberazione Nazionale (ALN)
Miriam Benhamza, partigiana, Federazione di Francia del FLN (1954-1962)
Mohamed Lemkami, partigiano, ex ambasciatore
Rachid Boudjedra, scrittore
Abdel Hamid Aberkane, professore di medicina, ex inistro
Louisa Hanoune, ex candidata all'elezione presidenziale
KhalidaToumi, militante dei diritti delle donne, ex ministra
Fatiha Mentouri, ex ministra
Nourredine Benissad, avvocato, militante dei diritti umani
ZehiraYahi, militante dei diritti delle donne, dirigente della pubblica amministrazione
Rachid Hadj Naceur, dirigente della pubblica amministrazione in pensione
Dalila Azoug, militante dei diritti delle donne, dentista
BadiaSator, militante dei diritti delle donne, dirigente della pubblica amministrazione in pensione
BoudjemaGhechir, avvocato, militante dei diritti umani
Fettouma Ousliha, attrice
Samia Zennadi, editrice

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