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CAPITOLO 3 - LA CONVIVENZA POSSIBILE

Sa cosa stavo pensando...che io, anche in una società più decente di questa, mi ritroverò sempre con una minoranza di persone, ma non nel senso di quei film dove ci sono un uomo e una donna che si odiano, si sbranano, su un'isola deserta perché il regista non crede nelle persone; io credo nelle persone: però non credo nella maggioranza delle persone, mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza delle persone.
(Nanni Moretti)


In tutto il lavoro abbiamo fatto riferimento all'attenzione che Langer ha sempre rivolto al tema delle minoranze - specialmente etniche - (1) e al rapporto tra di esse.
Abbiamo cercato di dimostrare - peraltro con estrema facilità - come tale interesse gli derivasse dalla sua formazione personale di giovane sudtirolese in una regione di confine e in una famiglia di visioni liberali e tolleranti; andando oltre, abbiamo voluto analizzare l'intera sua vita (cap. I) nell'ottica di un plurilinguismo precocemente coltivato, fonte di una vocazione a passare le linee e scavalcare le frontiere (2) (fossero esse fisiche, amministrative, politiche, religiose o "semplicemente" psicologiche) che abbiamo voluto chiamare di "pontiere". (3)
Nel secondo capitolo si sono voluti passare in rassegna i capisaldi di una cultura politica e umana che, mettendo al centro l'uomo ne suo rapporto con l'ambiente, si sviluppa investendo ogni aspetto della vita personale, comunitaria e politica dell'individuo; in Langer essa ha assunto le caratteristiche di un -ismo - come tale onnicomprensivo - che abbiamo voluto chiamare ecologismo, e che trae la sua origine, prima ancora che nella cura della biosfera, in una nuova impostazione dei rapporti tra gli uomini. Ecco dunque ancora la sensibilità verso l'uomo, la sua identità, il suo pieno sviluppo individuale e comunitario, maturata nel desiderio, mai sopito, di mettere pace tra gli uomini della sua terra. Non è un caso, probabilmente, che le maggiori soddisfazioni politiche, culturali ed elettorali dei Verdi giungano proprio da quella terra, il Sudtirolo, che aveva dato i natali al loro leader morale unanimemente riconosciuto.
In questo terzo capitolo si entrerà pertanto nello specifico del Sudtirolo, per vedere non più come le contraddizioni di questa regione abbiano prodotto in Langer l'interesse specifico per le minoranze, per la loro tutela e valorizzazione, ma piuttosto come Langer abbia affrontato, elaborato e cercato di dare un contributo specifico alla soluzione - o meglio ad una positiva conversione - di quelle stesse contraddizioni. Obbiettivo finale sarà scoprire se possiamo isolare una teoria della convivenza peculiare al pensiero e all'opera politica di Langer, delineandone eventualmente le linee portanti.
E' quasi d'obbligo - in questa ricerca - ripercorre con Langer la storia più recente del Sudtirolo.
pro dialog