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4. DAL SUDTIROLO ALL'EUROPA
...leggo nella situazione sudtirolese una qualità di insegnamenti ed esperienze generalizzabili ben oltre un piccolo "caso" provinciale.
Essere minoranza, senza per questo chiudersi in lamentele e nostalgie; coltivare le proprie peculiarità senza per questo scegliere il ghetto" e finire nel razzismo; sperimentare le potenzialità di una convivenza pluri-culturale e pluri-etnica; partecipare a movimenti etno-nazionali senza assolutizzare il dato etnico; lavorare per la comunicazione inter-comunitaria...a volte penso che tanti aspetti del futuro europeo potrebbero essere sperimentati in corpore vili, con grande profitto1.
Ritiene inoltre che del Sudtirolo si possa fare luogo di studio dell'etnocentrismo2, dove è possibile studiare causa ed effetti, in quanto i conflitti si possono risolvere solo conoscendoli all'origine.
Diversità di etnie come di religione possono creare tensioni molto forti, tanto da mettere in crisi la pace, quest'ultima considerata la base della convivenza.
Questo territorio multilingue e pluri-culturale può servire da laboratorio di osservazione che guarda all'Europa.
1 Minima personalia, ("Spiegare il Sudtirolo"), in La scelta della convivenza, cit., pp.23-24.
2 "Südtirol ABC" ("ETHNISCH"), in Aufsätze zu Südtirol, cit., p. 328.