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Sulla concentrazione delle proprietà dei mezzi d'informazione, Italia
1.2.1995
* constatando che il dibattito pubblico in particolare in Italia è largamente focalizzato intorno al problema della concentrazione della proprietà di grandi ed importanti mezzi d'informazione nelle stesse mani, e che tale tema è stato anche al centro di recentissime iniziative referendarie* notando che il conflitto d'interessi tra la circostanza di rivestire cariche pubbliche di primaria importanza ed al tempo stesso controllare - attraverso rilevantissime quote proprietarie - settori estesi dell'informazione, pone serissimi problemi alla democrazia moderna
* consapevole che la concentrazione del controllo sui mezzi d'informazione non può essere affrontata soltanto in un'ottica commerciale, come se si trattasse della produzione o della distribuzione di merci comuni
- chiede che una efficace legislazione europea garantisca finalmente in tempi brevi un quadro comune di riferimento normativo e limiti sensibilmente la possibilità di controllare troppo ampi settori dei mezzi di informazione e comunicazione;
- ritiene che in una moderna democrazia la classica separazione dei poteri debba riguardare anche il potere dell'informazione, da tenersi rigorosamente separato da quello legislativo, esecutivo e giudiziario;
- richiede che nel quadro di una legislazione europea sull'anti-trust nei mezzi di informazione e comunicazione, debbano essere incluse efficaci garanzie contro l'abuso di tali mezzi ai fini di propaganda politica, contemplando in ogni caso condizioni di accesso eque ed almeno parzialmente gratuite per tutti i competitori