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Il '68 in provincia
1.3.1986
Per il forte impegno locale passo il quarto anno di Università prevalentemente a casa, nel Sudtirolo. Così mi capita di partecipare ai movimenti del '68 in periferia. La nostra campagna anti-Springer, virulenta e convinta, è contro il monopolio del "Dolomiten" e l'editore Ebner. Pubblichiamo sulla "brücke" articoli sul movimento studentesco (ma abbiamo scarsi contatti con Trento). Nel corso della mia prima supplenza di tedesco, al liceo scientifico italiano di Bolzano, occupiamo la scuola per alcuni giorni; tra le rivendicazioni degli studenti: imparare il tedesco così bene come i loro coetanei tirolesi imparano l'italiano. Durante una visita del ministro Gui per la campagna elettorale della DC assediamo il Municipio con un grande sit-in. Il ministro deve uscire dalla porta di servizio. In primavera voto PCI (se fossi stato a Firenze, avrei votato per il PSIUP) con preferenza al candidato di lingua tedesca. E' il mio primo voto dato in mancanza di meglio. In estate, con amici, visito la Germania orientale e la Cecoslovacchia, dove assisto all'invasione sovietica e ai primi giorni di occupazione (rimaniamo più a lungo che si può). In autunno lavoro per conto del CNR a Bonn, per una ricerca di diritto costituzionale comparato, e conosco più da vicino l'APO (opposizione extra-parlamentare).