Prima Edizione della Lectio Langer_incontro con Fabio Levi
17.02.2022 - Lectio Langer, con Fabio Levi, ore 17:30 al Filmclub, Bolzano
Organizzato in collaborazione tra lil Südtiroler Landesarchiv, la Fondazione Museo Storico del Trentino e la Fondazione Alexander Langer Stiftung. Sarà possibile seguire la lezione sia in presenza (con pieno rispetto norme antiCovid) e da remoto via streaming.
La Fondazione Alexander Langer, l’Archivio provinciale di Bolzano e la Fondazione Museo storico del Trentino invitano la S. V. alla Ia Lectio Langer
«Alexander Langer – un uomo del nostro tempo»
quando: giovedì 17 febbraio 2022, ore 17.30
dove: Filmclub Bolzano, vicolo Streiter 8/d, Sala 2 (ingresso gratuito)
OBBLIGO DI GREEN PASS RAFFORZATO E MASCHERINA FFP2
Sarà possibile seguire la Lectio in diretta streaming: https://us06web.zoom.us/j/83492048507
La Fondazione Alexander Langer, l’Archivio Provinciale di Bolzano e la Fondazione Museo storico del Trentino invitano la cittadinanza e gli interessati alla «Lectio Langer» che sarà tenuta dal prof. Fabio Levi.
Fabio Levi, già ordinario di Storia Contemporanea all’Università di Torino, è presidente del Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino e del Comitato Scientifico e di Garanzia della Fondazione Alexander Langer Stiftung. È autore di numerosi saggi sulle vicende della persecuzione antiebraica in Italia. Insieme a Domenico Scarpa ha curato per Einaudi il libro di Primo Levi e Leonardo De Benedetti, «Così fu Auschwitz. Testimonianze 1945-1986». Nel 2019 è uscito, sempre da Einaudi, «Dialoghi, decima Lezione Primo Levi». Per Feltrinelli ha pubblicato «In viaggio con Alex», la biografia del fondatore dei Verdi in Italia Alexander Langer.
Che Alexander Langer sia stato una figura eccezionale sono in molti a ricordarlo; ma la sua precoce scomparsa nel 1995 ha finito per fissarne la memoria in un luogo che percepiamo come difficile da situare rispetto alle vicende del nostro tempo. Si impone dunque la necessità di riconsiderare la sua pratica politica e le sue idee dagli anni ‘60 alla metà degli anni ‘90 del ‘900 e di mettere in relazione quelle esperienze sia con i diversi contesti di allora, sia con le domande che emergono dal mondo di oggi. Su questa base sarà possibile misurare l’interesse che il contributo da lui offerto può ancora avere ai nostri occhi, e scoprire gli aspetti più vitali dell’eredità che ci ha lasciato.
È in ogni caso un dato indiscutibile che Langer, a differenza di molti altri suoi contemporanei, possa essere considerato un uomo del nostro tempo, per la capacità che ha manifestato nel corso della sua vita di proporre punti di vista nuovi da cui guardare alle tendenze di fondo della realtà in profonda trasformazione con cui aveva a che fare; tendenze già chiaramente visibili nei suoi anni e man mano sempre più evidenti nel periodo successivo alla sua scomparsa.
La sua originalità è consistita anche nel porre al centro della riflessione il tema della convivenza, intesa come convivenza con gli altri e con la natura, ridisegnando in tal modo l’orizzonte della politica e ridefinendo allo stesso tempo i modi dell’azione individuale e collettiva.
Oggi, quasi a trent’anni dalla sua scomparsa un’infinità di cose sono cambiate e spesso non in meglio, ma la leggerezza del suo passo e la profondità del suo sguardo possono ancora rappresentare un riferimento importante. A condizione naturalmente che non ci si accontenti di citazioni fuori contesto e di assonanze superficiali.
Con la lezione del prof. Fabio Levi si inaugura un ciclo di incontri a cadenza annuale che metterà a fuoco, di volta in volta, uno dei punti del «Tentativo di decalogo per la convivenza inter-etnica» (1995), il testo di Langer forse maggiormente conosciuto e apprezzato. Aprire una riflessione pubblica attorno al «decalogo», non significa solo confrontarsi con uno dei suoi maggiori lasciti di pensiero e di buone pratiche. Le sue idee e proposte per la convivenza interetnica rappresentano, ieri come oggi, una vera e propria bussola per affrontare alcune delle grandi questioni della contemporaneità.
Attorno a questa riflessione si alterneranno tante e diverse autorevoli voci, espressione di realtà anche distanti dalla nostra ma accomunate dalle medesime sensibilità.
Le lezioni saranno filmate e raccolte a stampa per permetterne la più ampia divulgazione.
Die Alexander Langer-Stiftung, das Südtiroler Landesarchiv und die Fondazione Museo storico del Trentino laden Sie zu Ersten Lectio Langer.
Die Alexander Langer-Stiftung, das Südtiroler Landesarchiv und die Fondazione Museo storico del Trentino laden Sie zu Ersten Lectio Langer
»Alexander Langer – un uomo del nostro tempo«
(in italienischer Sprache)
wann: Donnerstag, 17. Februar 2022, 17.30 Uhr
wo: Filmclub Bozen, Dr. Streiter-Gasse 8/d, Saal 2 (freier Eintritt)
GRÜNE BESCHEINIGUNG (2 G) UND FFP2-MASKE SIND VERPFLICHTEND
Die »Lectio« kann auch online per Videostreaming verfolgt werden: https://us06web.zoom.us/j/83492048507
Die Alexander Langer-Stiftung, das Südtiroler Landesarchiv und die Fondazione Museo storico del Trentino laden Sie zur Ersten »Lectio Langer«, Vortragender ist Prof. Fabio Levi.
Fabio Levi, emeritierter Professor für Zeitgeschichte an der Universität Turin, ist Präsident des Centro Internazionale di Studi Primo Levi (Turin) und Vorsitzender des wissenschaftlichen Beirats der Alexander Langer Stiftung. Zahlreiche Veröffentlichungen zur Judenverfolgung in Italien, Herausgeber zusammen mit Domenico Scarpa des bei Einaudi erschienenen Bandes von Primo Levi und Leonardo De Benedetti, »Così fu Auschwitz. Testimonianze 1945–1986«, 2019 erschien im selben Verlag »Dialoghi, decima Lezione Primo Levi«. Bei Feltrinelli veröffentliche Levi »In viaggio con Alex«, die Biographie des Begründers der Grünen in Italien Alexander Langer.
In der Erinnerung vieler war Alexander Langer eine herausragende Persönlichkeit; sein allzu früher Tod 1995 verortet das Gedenken allerdings in einer Zeit, die den Geschehnissen der unseren bereits entrückt erscheint. Umso wichtiger sind daher einerseits der Blick auf sein politisches Wirken und Denken zwischen den sechziger und der Mitte der neunziger Jahre des letzten Jahrhunderts und das Kontextualisieren derselben in ihrer Zeit, zum anderen aber die Verknüpfung mit den Fragen der heutigen Welt. Auf dieser Grundlage kann ermessen werden, wie tragfähig sein geistiger Beitrag und die zentralen Aspekte seiner intellektuellen Hinterlassenschaft auch in unseren Augen noch sein können.
Im Unterschied zu vielen seiner Zeitgenossen kann Langer unzweifelhaft als Mensch unserer Zeit begriffen werden: Im Laufe seines Wirkens konnte er neue Betrachtungsweisen in die gesellschaftliche Diskussion einbringen und so grundlegende Transformationsprozesse erfassen und Tendenzen begreifbar machen, die sich zu seiner Lebzeiten bereits abzeichneten und schrittweise nach seinem Ableben wirksam wurden.
Die Originalität seines Denkens liegt dabei unter anderem darin, das Thema des Zusammenlebens in den Mittelpunkt zu rücken, das gesellschaftliche wie das Miteinander mit der Natur, somit den Horizont von Politik zu erweitern und zugleich individuelles und kollektives Handeln neu zu definieren.
Heute, bald dreißig Jahre nach seinem Ableben, haben sich viele Dinge tiefgreifend gewandelt, und vielfach nicht zum besseren, trotzdem kann Langers Blick auf die Entwicklungen weiterhin ein wichtiger Bezugspunkt sein, sofern man sich auf sein Denken wirklich einlässt und sich nicht nur mit aus dem Kontext gelösten Zitaten begnügt.
Der Vortrag von Prof. Fabio Levi bildet den Auftakt zu einer Reihe künftig jährlich zu veranstaltender »Lectiones Langer«, die jeweils einen Punkt von Langers wohl bekanntestem und wahrscheinlich wirkmächtigstem Text, den »Zehn Punkten des Zusammenlebens« (1995), in den Blick nehmen. Ein öffentliches Nachdenken über den »Dekalog« bedeutet nicht nur eine Auseinandersetzung mit dem Kern von Alexander Langers geistigem Vermächtnis, seine Gedanken und Vorschläge zum interethnischen Zusammenleben bilden vielmehr, damals wie heute, eine Art Kompass bei der Auseinandersetzung mit einer der großen Fragen unserer Zeit
Über die Medien Film, Druck und Internet soll eine möglichst große Verbreitung der »Lectiones« versucht werden.
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