Scritti di Alexander Langer

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Giugno Juni - Daniele ed Alex

5.6.2023

Daniele ed Alex

Stavo per iniziare a scrivere questo articolo per l’introduzione delle newsletter di giugno, quando improvvisa e inaspettata è arrivata da Ferrara la tristissima notizia della morte di  Daniele Lugli, un buon amico della Fondazione fin dalla nascita.
Con Aldo Capitini e Pietro Pinna è stato uno dei pionieri e fondatori del Movimento Nonviolento in Italia. Avvocato, funzionario e amministratore pubblico, docente universitario, sindacalista, insegnante e consulente su materie giuridiche, sanitarie, ambientali. Da sempre attivo nel terzo settore, è stato un punto di riferimento per chi si batte per i diritti, l’inclusione e l’integrazione sociale e culturale. Ha ricoperto anche il ruolo di Difensore civico della Regione Emilia-Romagna. Intellettuale raffinato, era noto il suo impegno nel mondo della cultura.
Per il Movimento Nonviolento, di cui era Presidente Emerito, una perdita incolmabile.
Lascio quindi le righe seguenti al racconto che lo stesso Daniele Lugli ha fatto del suo rapporto con Alex Langer (pubblicato su Azione nonviolenta, marzo 2019).

Mao Valpiana

 

Una giornata con Alex

Uno scritto su Il Ponte è il mio primo contatto con Langer. È il 1967. Mi piace pensare che questa collaborazione con Enriquez Agnoletti abbia ispirato il mensile Die Brücke (“Il ponte”), da lui promosso lo stesso anno.
L’articolo mi dice del Sud Tirolo, che frequento e amo fin dal tempo di guerra, molto di più di quanto avessi mai capito fino ad allora. Eppure mi sono sforzato. Il 1961, prima di essere l’anno della marcia Perugia Assisi, è per me quello della notte dei fuochi, degli attentati dinamitardi, della frattura profonda tra italiani e tedeschi, che già vivono in un apartheid, che sembra naturale: diverse le lingue, diverse le scuole, diverse le chiese, diversi i lavori, diversa la cucina…
Lo scritto di quel sapiente, più giovane di me, mi colpisce. Chiedo di lui a Pietro Pinna. Ricorda un contatto preso, forse a proposito dell’obiezione. Anche Alberto L’Abate mi dice qualcosa di una frequentazione, mi pare, all’Isolotto. Avrei potuto incontrarlo in quegli anni, che mi portano anche a Firenze e dintorni, nell’impegno per una legge che riconosca l’obiezione di coscienza, a fugaci contatti con Balducci e La Pira. Non con don Lorenzo Milani. Una nostra piccola manifestazione, per il riconoscimento dell’obiezione, provoca però la stizzita reazione dei cappellani militari e la splendida lettera “L’obbedienza non è più una virtù”. Queste persone sono per Alex particolarmente importanti nella permanenza fiorentina, dal ’64 al ’67. Qualche volta si rammaricherà di non aver accolto l’invito di Lorenzo Milani di lasciare gli studi per fare il maestro. Maestro lo è stato e lo è per molti. Non il saggio, che ti indica come meglio adattarti alla realtà, ma il profeta che ne intravvede una diversa, altra e migliore, e ti aiuta a cercarla.
In tutti gli anni ’70 ho più occasioni di apprezzare il ruolo particolare di Langer. Una conferma del suo valore mi viene dal giudizio di mia zia, che abita in Südtirol /Alto Adige a San Michele Appiano. L’adesione di mia zia a un partito è lontana: Partito d’Azione. Per due soli esponenti bolzanini mi dice la sua considerazione: Lidia Menapace e Alex Langer. L’obiezione di questi al censimento etnico dell’81 mi pare molto importante. Gli costerà allora e poi. Anche per questo continuo a seguire il percorso e a rintracciare i suoi contributi negli anni ’80.
È bello ritrovarci assieme nell’autunno del ’91 a Brescia, elezioni amministrative, per sostenere la candidatura di un amico, attivo nel Movimento Internazionale della Riconciliazione e nel Movimento Nonviolento. All’incontro elettorale io dico cose irrilevanti, che considero divertenti, per invitare al voto. Alex collega le vicende di Brescia a un quadro più complesso, dilatato all’Europa e non solo. Da poco si è conclusa una manifestazione a Sarajevo, una catena umana dalla Chiesa cattolica a quella ortodossa, alla moschea ed alla sinagoga. Passo la giornata con lui. Mi dice molto dell’Albania, che ha visitato per conto del Parlamento Europeo, e dei contatti presi. Più ancora sulla situazione dei Balcani, da Belgrado a Pristina. Me ne ricorderò anni dopo. Apprendo cose sul suo ritmo di lavoro, che non ha soste. Io gli dico dei nostri mancati incontri, di amicizie e passioni comuni. Ci lasciamo con l’idea di mantenere il contatto. Non ci sarà più.
Avrebbe potuto dire, lo diciamo noi per lui, Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede, come Paolo scrive al prediletto Timoteo.

Daniele Lugli

Daniele Lugli è nato a Suzzara il 1 settembre 1941 e morto a Lido di Spina il 31 maggio 2023.

 

 **APPUNTAMENTI**

Abbi cura – Trag Sorge - Take care – Cena di autofinanziamento (contributo minimo di 40 €). In quell’occasione verrà anche presentata (e proposta in vendita) la cartella take care – abbi cura – trag sorge con un’opera grafica di Benno Simma e una di Christian Cassar. - sabato 10 giugno, alle 19.30 presso il Capitol Bar, in via Dr Streiter, a Bolzano.
Iscrizioni entro il 9 giugno scrivendo a info@alexanderlanger.net.

Vielheit [molteplicità]. Storie dalla società post-migrante – Inagurazione mostra. Traendo spunto dal caso della realtà altoatesina, la mostra Vielheit – traducibile come “molteplicità” - esplora la convivenza nelle società post-migranti: come cambiano le preferenze, le abitudini, le percezioni e le relazioni quando persone con differenti background culturali, sociali, etnici e religiosi condividono un luogo? Dove e in che modo diventa visibile ciò che è nuovo? Quali possibilità e quali richieste ne derivano? Attraverso contributi di artisti locali e internazionali, la mostra esplora cosa significhi pensare al cambiamento sociale al di là di semplici concezioni di appartenenza. - sabato 17 giugno, alle 16.00, Merano Arte presso edificio Cassa di Risparmio.

**NEWS - QUEL CHE E' SUCCESSO**

Assemblea delle Amiche e degli Amici – Sabato 13 maggio, presso il monastero di Sezano, si è tenuta l’assemblea annuale dove abbiamo trovato vecchi e nuovi amici. Per chi ne ha voglia è ancora possibile partecipare al piccolo sondaggio per migliorarci. Lo trovate qui: //tinyurl.com/questionario23

Viaggio di monitoraggio in Austria - dal 21 al 23 maggio abbiamo partecipiamo assieme ad ASGI ed altre/i attivisti ad un incontro con l'intenzione di arricchire la rete di contatti e conoscenze.

FLUX – Azioni ed esplorazioni fluviali - All’interno del progetto biennale ideato da Lungomare, sabato 27 Ermira Kola ha condotto una passeggiata sul lungofiume introducendo anche alle problematiche più invisibili legate al contesto fluviale -

Materiali
Per i cento anni di Don Lorenzo Milani è stata pubblicata la traduzione di Alexander Langer della “Lettera a una professoressa”, a cura di Sabina Langer, ed. AlphaBeta

E infine dallo staff
Il 15 giugno Ermira Kola termina la sua collaborazione con la Fondazione Alexander Langer. Il suo volto, che in questi anni è stato spesso quello della Fondazione nei vari eventi, i suoi contenuti fortissimi e la sua “integrità da pasionaria” ci mancheranno tantissimo!

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