lettera da Tuzla 6 - Si contano i danni, primi interventi
Anche se piu' volte il cielo si era fatto grigio e ci sono stati tanti tuoni, per fortuna non ha piovuto tanto. Siamo contenti che le frane esistenti non si siano mosse piu' di tanto. E ci auguriamo che rimanga cosi'.
Ieri si e' tentuto l'incontro al Ministero per il lavoro, politica sociale e rientro del Cantone di Tuzla. Erano presenti anche quasi tutti i direttori dei Centri per il lavoro sociale del Cantone di Tuzla.
Abbiamo ricevuto i dati esatti sul numero di persone evacuate e sul numero di case che sono state distrutte. Oltre a Tuzla, la situazione e' molto difficile anche a Kalesija e Gracanica, e' allarmante a Sapna e Celic, che sono un po piu' distanti e del cui loro dramma dovuto a frane si sa ben poco.
Per quanto riguarda il Cantone di Tuzla, non c'e' citta' che non abbia subito dei danni e di nuovo, Gradacac, Banovici e Lukavac sono quelle che se la sono vista meno brutta delle altre, seguite da Zivinice. Gradacac ha accolto molti sfollati provenienti da Bosanski Samac, che si trova in Repubblica Serba, e a cui sono stati i primi ad arrivare in soccorso.
Per quanto riguarda il resto della Bosnia, la situazione e' ancora estremamente difficile a Doboj e Maglaj, dove quasi tutto e' stato distrutto, e a Bosanki Samac. La situazione e' difficile anche nei paesini intorno a Zenica, dove alcuni villaggi non esistono piu'. La situazione e' catastrofica nei paesini intorno a Bijeljina, Orasje e Ozdak e nei dintorni di Brcko, dove l'acqua non si e' ancora ritirata e dove ci sono ancora tanti animali morti, nonostante ogni giorno vengono caricati in camion, messi a disposizione dalla Croazia, e portati negli inceneritori in Serbia.
In queste zone l'acqua si e' mantenuta per piu' tempo, il bestiame morto non e' stato rimosso nei tempi ottimali, sicche' e' grande il rischio di infezioni e gia' vengono messi in quarantena. Per fortuna non ci sono ancora epidemie.
E' incredibile la tenacia delle persone che fino all'ultimo rimangono nelle loro case sperando di riuscire a salvare almeno qualcosa.
Per quanto riguarda la distribuzione degli aiuti umanitari, purtroppo, ci sono ancora coloro fino ai quali l'aiuto necessario non e' ancora arrivato.
In alcuni posti la distribuzione avviene in modo lento, fino ad altri non e' possibile arrivare, in altri ancora viene distribuito anche a coloro che non ne hanno bisogno. Da quello che ci risulta non sono evidenti abusi degli aiuti, ma di ingiustizia comunque c'e' ne'.
In gran parte le persone si sono autoorganizzate e cercano di salvare quello che si puo' salvare. La solidarieta' e' ancora evidente, pero' e' un po triste vedere bar pieni di giovani in citta' , mentre nei paesini si sta lottando per la soppravivenza.
Il Sindaco di Tuzla, Jasmin Imamovic, e' tutto il tempo sul campo, e' un gradne sostegno per i cittadini e ha ingaggiato tutti i possibili geologi per far si che i danni siano meno possibili. Naturalmente a coloro la cui casa e' sull'orlo della distruzione tutto questo sembra lento, ma quello che e' stato fatto fin ora, si e' visto che e' sato fatto per bene. Tuzla e' circondata da frane, sul territorio del Comune di Tuzla costituiscono un terzo del numero complessivo in BiH, e i danni sono enormi. Ne sono state registrate gia' 1200! E in citta' ancora tutto appare normale.
Temo che il vero shock ci sara' quando vedremo quante altre persone sono rimaste senza lavoro per via delle fabbriche, miniere e agricoltura distrutte.
Il governo ha intenzione di assumere 2.000 giovani per sanare i danni dovuti alle alluvioni, pero' siamo ancora molto lontani dal numero di coloro che rimarranno senza alcun reddito.
Il Ministero dell'istruzione ha suggerito di annullare tutte le feste di maturita' e tutte le gite previste.
Le previsioni del tempo per oggi pomeriggio hanno messo ancora pioggia.
Un caro saluto,
la vostra Tuzlanska Amica