Dopo la settimana di dialogo a Srebrenica "International cooperation for memory": resoconti, ricordi, riflessioni.
"International Cooperation for Memory" si chiamava l'incontro convocato a Srebrenica dall'associazione Tuzlanska Amica e dalla Fondazione Alexander Langer. Dal 27 agosto al 1.settembre la città è stata animata da incontri pubblici, seminari, workshop, eventi musicali, artistici e culturali. Sono arrivati in tanti a Srebrenica, oltre 120 persone, dall'Italia soprattutto,e poi da Croazia, Serbia, Polonia, Belgio, Svizzera, Germania, Inghilterra, naturalmente anche dalla Bosnia Erzegovina, a portare il loro contributo di idee, con il desiderio di capire e di solidarizzare.
Tra di loro più di 30 giovani volontari, compreso un piccolo gruppo di Srebrenica, che hanno messo artigianalmente in piedi un'infrastruttura davvero ospitale, che ha fatto sì che gli incontri nelle famiglie, al bar e per le strade assumessero grande significato. Un evento davvero straordinario per la città, forse davvero una prima volta, un nuovo inizio. Un ritorno all'uso - anche duro e problematico - delle parole e delle immagini. Un riconoscimento infine del lavoro concreto e tenace svolto in questi anni da Irfanka Pasagic che si è proposta ed ha proposto a molti l'ambiziosa utopia di "Adottare Srebrenica", la sua città.
Nella sezione Adopt Srebrenica della Fondazione il programma dell'evento, con il nome dei relatori e degli esperti, i resoconti, il documento conclusivo, alcune prime riflessioni e una galleria d'immagini.
Alcuni testi di presentazione anche nelle sezioni in lingua locale, inglese, tedesca, francese.