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Irfanka Pasagic: Lettera. novembre 2020

Nov 28, 2020, Tuzlanska
Cari nostri, 

con il desiderio sincero che tutti voi stiate bene, vi saluto cordialmente. Stiamo seguendo l'evoluzione della situazione in Italia e con tutto il cuore, desideriamo che i numero dei contagiati inizi a scendere, il prima possibile.
Noi tutti, in linea di massima, stiamo bene,
così come la maggior parte delle famiglie e ragazzi che insieme a
voi stiamo aiutando. 

L'unica cosa che vi posso dire riguardo la reale
situazione relativa al Covid in Bosnia Erzegovina, è che non lo so.
I numeri dei contagiati che ci forniscono i mezzi di comunicazione,
come anche i numeri degli ammalati, sono solo numeri che non dicono
in realtà niente, semplicemente, perché un numero troppo piccolo di
persone viene sottoposto ai test, di conseguenza, è praticamente
impossibile avere dei dati certi.  I test non ci sono e in privato,
il prezzo è troppo alto. Ogni giorno sentiamo che è morto qualcuno
che conoscevamo. 

L'esempio migliore sono i giovani della casa
Papagallo. Due di loro, otto giorni fa, ci avevano riferito che non
sentivano né odori, né sapori. Io ho chiamato subito il servizio
responsabile, parlato con la dottoressa, la quale mi ha detto che non
avevano i test e che cercheranno di reperili entro il lunedì. Si
sono presi i loro nomi e recapiti telefonici. Naturalmente, i ragazzi
li ho subito chiusi in casa, informandoli che no potevamo andare al
lavoro e neanche all 'università. Ho anche avvisato il Ministero del
lavoro e delle politiche sociali. E da allora  - niente. Oggi ho
mandato di nuovo una comunicazione al ministero per il lavoro sociale
e al ministero della salute.
Ed è impossibile contattarli per  telefono.
Fortunatamente, i ragazzi per ora stanno bene.
Anche gli altri due ragazzi che stanno al piano di sopra, hanno dei
sintomi, fortunatamente, lievi.
Speriamo che tutto finisca bene. 
Due settimane fa, in Bosnia Erzegovina si sono
svolte le elezioni amministrative. A Mostar si svolgeranno il 20.
Dicembre. L'ultima volta che si erano svolte le elezioni in questa
città, era nel 2008, in quanto, i partiti governativi non riuscivano
a mettersi d'accordo riguardo allo Statuto della città. Ora è stato
raggiunto una specie di accordo " traballante ". Vedremo
cosa succederà. 

A Tuzla, come ci si aspettava, ha vinto Jasmin
Imamovic, già sindaco da molti anni. Sinceramente, sono molto
contenta e non soltanto per il fatto che lo stimo molto, ma anche
perché, la parola d'ordine di tutti gli altri candidati era "
lui se ne deve andare " senza che però dietro le loro parole,
ci fossero programmi e visioni di cosa avrebbero poi fatto loro. Era
semplicemente penoso ascoltarli. 
 
A Sarajevo sono avvenuti cambiamenti importanti,
nel senso che alcuni vecchi e alcuni nuovi partiti cittadini, hanno
conquistato molti  più comuni del Cantone Sarajevo, di quanto fosse
mai successo in precedenza. È saranno loro a scegliere il sindaco
della città di Sarajevo. 
A Banjaluka,Milord Dodig, il rappresentante
serbo nella presidenza della Bosnia Erzegovina, ha subito lo shock
più grande, in quanto nelle elezioni per il sindaco di Banjaluka, ha
vinto un ragazzo di 27anni, un giovane che da anni richiama a
prestare attenzione  alla criminalità e alla corruzione nella
struttura governativa. E  questo, a mio avviso, sarebbe stato, il
successo più importante di queste elezioni, cioè, che qualcuno
giovane, con argomenti veri vinca "l'invincibile ", si,
sarebbe veramente stato un grande sucesso, se non fosse che, questo
giovane, di nome Drasko Stanivukovic  non fosse la persona che esalta
e glorifica i criminali di guerra, ovvero Mladic e Karadzic e che
nega il genocidio di Srebrenica. Esattamente, come lo sta facendo
anche il vecchio/ nuovo sindaco di Srebrenica, Mladen Grujicic.
 
Ormai, solo i tanti poster pubblicitari dei
politici, per i quali, in questi tempi così difficili, sono stati
spesi milioni di euro , richiamano alla mente, le ultime elezioni. 

La vita va avanti 
Abbiate cura di voi.
Con affetto,
Irfanka

 

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