Sono molto contento di collaborare, ormai da tanti anni, con Azione nonviolenta, rivista mensile del Movimento nonviolento, una delle principali associazioni italiane che promuove la nonviolenza nello spirito gandhiano. L’associazione è stata fondata da Aldo Capitini nel 1964. Lillustrazione quissù (che uscirà sul numero di giugno) è stata realizzata in occasione del premio internazionale Alexander Langer 2009. Il Comitato scientifico e di garanzia della Fondazione Alex Langer, ha difatti deciso di attribuire il premio, messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, a Narges Mohammadi, iraniana, giornalista, vicepresidente e portavoce del Centro dei difensori dei diritti umani e presidente del comitato esecutivo del Consiglio Nazionale della pace. Nata nel 1972 a Zanjan, ingegnere di professione, si è laureata in fisica all’Università Internazionale Imam Khomeini. Nel periodo degli studi universitari ha organizzato una formazione universitaria di nome Roshangaran (gli intellettuali) e scritto articoli per giornali indipendenti a favore del rispetto dei diritti delle donne e degli studenti. Per questo suo impegno è stata due volte arrestata nel corso di riunioni all’università. Divenuta giornalista, ha scritto articoli su diverse riviste riformiste, tra le quali Payam e Hajar. Questa pubblicazione è poi stata messa al bando, perché si batteva per l’uguaglianza delle donne e per i diritti di tutti i cittadini indipendentemente dal genere, dalle opinioni politiche o religiose. E’ anche autrice di saggi politici, tra cui, in persiano, Le riforme, la strategia e la tattica. Appassionata di montagna, ha organizzato e partecipato alla scalata delle cime più importanti in Iran, ma in seguito, a causa della sua attività politica, le è stato negato permesso di far parte di cordate ufficiali e spedizioni. Nel 2001 ha sposato Taghi Rahmani che aveva conosciuto come docente all’università, dove teneva lezioni molto seguite sulla società civile. Ora hanno due bambini, gemelli. Subito dopo il matrimonio, Rahmani fu arrestato e passò due anni in detenzione preventiva prima di sapere quali accuse gli erano state mosse. Per i suoi scritti e per le critiche al regime teocratico ha passato in prigione un terzo della vita. I ripetuti arresti del marito hanno spinto Narges Mohammadi a puntare la sua attenzione anche sulla situazione dei detenuti, in particolare di quelli per reati d’opinione, reclusi in carcere, citando le sue parole,in violazione dei “più elementari principi del diritto, incarcerando illegalmente, senza precisare l’accusa, senza prove, senza condanna, senza che gli avvocati difensori possano aver accesso ai fascicoli dei propri clienti.” Per queste sue affermazioni è stata incarcerata altre due volte, traendone nuova forza ed esperienza per assistere i dissidenti imprigionati e le loro famiglie. Oggi è anche stretta collaboratrice di Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace nel 2003, e vicepresidente e portavoce del Centro dei difensori dei diritti umani. Dopo l’illegale chiusura del centro, il 21 dicembre 2008, la stampa internazionale ha riportato le sue denunce e dichiarazioni di protesta. Il 7 settembre 2008 Narges Mohammadi è stata eletta presidente del comitato esecutivo del Consiglio Nazionale della pace in Iran, una vasta coalizione contro lo scontro militare e di promozione dei diritti umani. Ne fanno parte scrittori, artisti, giuristi, attivisti sociali, donne, studenti, sindacalisti, rappresentanti delle minoranze etniche e gruppi politici che si oppongono principalmente a ogni logica militare o terroristica, ma si dichiarano anche contrari ad azioni armate preventive contro l’Iran, che non risolverebbero la crisi nucleare e potrebbero invece destabilizzare la già fragile situazione nella regione del Golfo Persico e aggravare ulteriormente la situazione dei diritti umani. Il “National Peace Council” vuole far conoscere al mondo l’esistenza di “un altro Iran” che si oppone a ogni azione violenta e s’impegna per la costruzione della pace, sicurezza, stabilità e benessere, attraverso rapporti caratterizzati da tolleranza e amicizia. Narges Mohammadi è convinta che la società iraniana desideri profondi cambiamenti verso la democrazia e il pieno rispetto dei diritti umani: “La società iraniana sta rivendicando con forza il proprio diritto alla democrazia. Studenti, lavoratori, insegnanti, donne, giovani avanzano richieste precise e il Governo dovrà dare loro una risposta. Una risposta soddisfacente. Non è un problema di un’élite, è il problema di un’intera nazione”. Notizie in: Iran: National Peace Council–A Broad Coalition Opposing Military Confrontation and Supporting Human Rights, http://www.ihrv.org/inf/?p=817 www.humanrights-ir.org http://www.iranhumanrights.org/ http://milionedifirme.blogspot.com/ Il premio, dotato di 10.000 euro, messo a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, verrà consegnato a Bolzano il 2 luglio 2009 nell’ambito dell’annuale incontro “Euromediterranea” organizzato dalla Fondazione Alexander Langer Stiftung. Il Comitato scientifico della Fondazione è composto da Fabio Levi (presidente), Anna Maria Gentili (vicepresidente), Andrea Lollini, Anna Bravo, Bettina Foa, Edi Rabini, Francesco Palermo, Gianni Tamino, Giovanni Damiani, Grazia Barbiero, Helmuth Moroder, Ingrid Facchinelli, Liliana Cori, Mao Valpiana, Marco Onida, Margit Pieber, Marianella Sclavi, Marijana Grandits, Pinuccia Montanari. FONDAZIONE ALEXANDER LANGER STIFTUNG – Onlus Via Latemar Straße 3, I – 39100 BOLZANO/BOZEN Tel.+Fax. +39 0471 977691 – E-Mail:info@alexanderlanger.org, www.alexanderlanger.org
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