Il reading concerto di Paolo Bergamaschi le cui canzoni sono anche contenute nell’omonimo CD “Sulle tracce di Alex” sarà a Bagnolo in Piano (RE) il 7 novembre, a Trieste, al teatro Miela il 20 novembre, a Brescia il 22 novembre nell’ambito del Festival della Pace e al Teatro del Cerchio di Parma il 28 novembre.

Assieme a Paolo sentirete, come il pubblico affezionato già sa, la musica di Simone Guiducci, Oscar del Barba e Massimo Saviola, la voce intensa di Nina Duschek e le letture di Sandra Ceriani.

"Sulle tracce di Alex" è uno spettacolo teatrale-musicale che celebra la figura di Alexander Langer a trent'anni dalla sua scomparsa. Nato dall'idea di Paolo Bergamaschi, Simone Guiducci, Sandra Ceriani e Mao Valpiana, il reading vuole far rivivere il pensiero e l'azione di questo grande protagonista del movimento eco-pacifista italiano ed europeo.

Lo spettacolo propone un viaggio attraverso la vita di Langer utilizzando i suoi stessi scritti, letti con sensibilità da Sandra Ceriani, insegnante e lettrice esperta con vent'anni di collaborazioni teatrali e culturali alle spalle. Le parole di Alex sono accompagnate dalla musica originale eseguita dal vivo da Paolo Bergamaschi e Simone Guiducci, affiancati da musicisti di talento come Oscar Del Barba al piano, Massimo Saviola al basso e Massimiliano Savioli alla batteria. Il tutto è arricchito da immagini e video curati da Marta Luna Valpiana.
Bergamaschi, che ha lavorato per 25 anni al Parlamento Europeo come consigliere politico, unisce la sua esperienza europea a quella di musicista e cantautore. Guiducci è un affermato chitarrista jazz, docente al Conservatorio di Mantova e più volte segnalato tra i migliori del suo strumento. Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, ha collaborato direttamente con Langer e ha curato la selezione dei testi e delle immagini per lo spettacolo.
Dal reading è stato realizzato anche un CD con i brani musicali eseguiti durante le rappresentazioni, per continuare a diffondere il messaggio di questo personaggio che ha saputo nobilitare la cultura del nostro paese.