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Dieci anni con i Donatori di musica, 27.6-6.7.2017, due concerti in oncologia a Bolzano

25.6.2017, Fondazione

L'associazione Donatori di Musica fa sapere che dal 27 giugno dedicherà una stagione di concerti per festeggiare il loro decennale di attività, il cui inizio simbolico è coinciso con il ricovero in reparto, lo stesso giorno del 2007, di uno dei loro ideatori il musicologo Gian Andrea Lodovici. Fu lui a dare concretezza all'idea del primario di Carrara Maurizio Cantore ,”a fare della musica un potente alleato nella terapia contro i tumori in tutte le oncologie italiane”.

E' un idea che si è via via radicata e che ha visto nel solo 2016 ben 77 concerti in 15 ospedali italiani, tenuti da grandi artisti all'insegna della gratuità e della richiesta riservatezza. Da Sondrio a Palermo passando da Brescia (17 volte),, Carrara (12 volte), Saronno (9 volte), Mantova (7 volte) e poi ancora Perugia, Brindisi, Verona, Bari, Pisa, Alessandria, Bergamo, Reggio Emilia.

Il reparto di oncologia di Bolzano fu, con il primario Claudio Graiff, tra i co-fondatori di fu quel sogno ancora in cammino, che coinvolge personale sanitario, volontari della Lilt, provvisoriamente malati, provvisoriamente sani, loro parenti e amici, e un bel numero di musicisti locali. Nel solo 2016 sono stati 15 i concerti proposti, alcuni dei quali tenuti nell'ospitale giardino d'inverno, impreziosito da opere artistiche di Sieglinde Taz Borgogno e del gruppo Terrae di Sarnonico. Tre concerti sono stati realizzati al Centro civico di Oltrisarco/Aslach e all'auditorum di Laives per raccogliere fondi destinati all'acquisto definitivo del pianoforte ora dato in comodato gratuito dalla ditta Furcht. Alcuni albergatori bolzanini hanno ospitato e ospitano i musicisti in transito. Nessuna spesa quindi a carico dell'Azienda Sanitaria. Un precedente pericoloso.

Nel 2013 il Comitato Scientifico della Fondazione Alexander Langer decise di destinare il suo Premio annuale ai Donatori di Musica.
“La decisione di premiare questa rete di artisti, medici, infermieri e volontari – si legge nelle motivazioni - può sembrare una rottura con la tradizione che per anni ha visto la Fondazione Langer privilegiare l'opera di pacificazione e di soccorso in luoghi di conflitto e di crisi umanitaria. Più che una rottura, però, è uno spostamento: dal lontano al vicino, dall'emergenza alla quotidianità, dalla cura della vita offesa alla cura della vita pericolante. E non solo: se c'è un tratto che accomuna i nostri premiati, è la scelta nonviolenta, e di nonviolenza la pratica medica ha un profondo bisogno.

Per rompere la segregazione, per dare spazio alle molte cose che un malato continua a essere, la via maestra è costruire legami fra i degenti, i loro familiari e amici, gli artisti, gli operatori sanitari. Un lavoro che non può accontentarsi della performance isolata perché vuole tempi lunghi, continuità, sapienza sedimentata, un contorno coerente.

E' in questa prospettiva che il concerto prende senso come strumento e simbolo di condivisione: si discute, lo si prepara insieme, insieme si vive la beatitudine che la musica sa dare, si gusta il cibo che accompagna l'incontro. E insieme si cambia”.

Queste motivazioni compaiono ancora oggi nella prima pagina del sito www.donatoridimusica.it”.

E' un onore ma è anche una responsabilità nel sapere che l'“arte del prendersi cura” è una competenza che si può acquisire e vale in fondo per tutte le destinatarie e i destinatari dei Premi che nel tempo sono stati assegnati. Un verbo riflessivo, “prendersi cura”, che richiede sia un guardarsi dentro che un atteggiamento aperto alle domande di chi vive analoghe difficoltà.

Tra il 29 giugno e il 1.luglio, verranno a Bolzano dall'isola greca di Lesbo e dai giuristi dell'Asgi in Italia, destinatari del Premio Alexander Langer 2017, alcuni nuovi testimoni dell'efficacia di alcune doti civiche fatte di intense relazioni, gratuità, convivialità, capacità di confronto tra ruoli e competenze diverse, decisioni operative partecipate e condivise, che possiedono le stesse caratteristiche dei Donatori di Musica.

La priorità delle relazioni – concludono infatti le motivazioni - è l'altra faccia di quella che si può definire una “rivoluzione imbarazzante”: mentre ancora oggi l'«umanità» del curante è considerata dagli stessi pazienti un (pregevolissimo) di più, per i Donatori di Musica è parte integrante dell'eccellenza professionale. Senza la quale non c'è buona medicina né buona terapia”.

Decidere di frequentare un concerto di musica, negli stessi spazi della sala d'aspetto, adibita di norma all'attesa di visite e di impegnative terapie, non è una decisione facile. Non viene presentata dal personale sanitario come un obbligo ma come un'opportunità. Non è promessa di guarigione, né di un trattamento privilegiato. E' un atto di ospitalità che può diventare anche amicizia, nel tempo della malattia, del ritorno alla vita, e anche in quello dedicato al doloroso commiato.

Per l'inizio del decennale si aprono le porte a due nuovi concerti,i il 27 giugno e il 6 luglio. La Fondazione Alexander Langer Stiftung augura lunga vita ai Donatori di Musica.

IN ALLEGATO UN CMMENTO DEL DR. CLAUDIO GRAIFF, PRIMARIO DI ONCOLOGIA A BOLZANO E CO_FONDATORE DEI DONATORI DI MUSICA

 

Martedì 27 giugno 2017
sala: della Musica "Carlotta Nobile" - ore: 17:00
solista/i: Katia Caradonna pianoforte, Sergio Bonetti flauto


Giovedì 6 luglio 2017
sala: della Musica "Carlotta Nobile" - ore: 17:30
solista/i: Paolo De Felice, pianoforte


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