Presidenza della Camera - Premio Langer 2012 - Saluto del Presidente della Fondazione Enzo Nicolodi
Fra i molti pregi di questa celebrazione ufficiale , di cui Vi siamo molto grati, vi è senz’altro la valorizzazione delle persone, donne, uomini e delle associazioni , coinvolte dal Premio Internazionale Alexander Langer . Il sostegno al loro impegno civile , l’accompagnamento con amicizia durante i loro percorsi di vita talvolta tragici, come nel caso di Narges Mohammadi, iraniana, premio 2009 che voglio qui ricordare perché in questi giorni si trova incarcerata e ricoverata in gravi condizioni di salute nell’ospedale penitenziario di Tehran o come il sostegno alla decisione della Fondazione di contribuire dal 2005 al difficile lavoro di recupero della verità, della memoria e della giustizia, sostenuto a Srebrenica, la città vittima del genocidio, dalla nostra premiata Irfanka Pasagic e da un gruppo di giovani bosgnacchi e serbi.
Questa che ci offrite ogni anno, con rinnovato entusiasmo e partecipazione, è per noi un’occasione per raccontare chi fosse Alexander Langer, nato in Alto Adige/ Südtirol. a pochi passi dal confine, uomo politico animato da genuina passione per la res publica, considerato da molti – al di là dell’appartenenza politica – un irrinunciabile interlocutore.
Alexander Langer ci ha lasciato le sue parole , le sue azioni ed i suoi scritti Le ultime due pubblicazioni “Non per il potere” edito da Chiarelettere e quella sui temi di discussi a Rio 2012, edizioni dell’Asino – stanno a confermare l’attualità delle sue riflessioni.
Esse sono un dono a disposizione di chi vuole ritrovare nella politica senso etico e impegno civile, senza rinunciare ad immaginare il futuro.
La sua fiducia nella forza delle parole e nella loro capacità di convincere al cambiamento dei punti di vista, del modo di agire concretamente, ha generato un argomentare potente ed efficace , semplice e seduttivo, con un linguaggio innovativo e vicinissimo ai suoi interlocutori.
Basti pensare al suo “La conversione ecologica potrà realizzarsi soltanto se apparirà socialmente desiderabile”. Ecco rendere desiderabile il cambiamento degli stili di vita sintetizzato nell’antitesi al motto olimpico “Lentius Profundius Soavius”, desiderabile la convivenza e la convivialità tra diversi, desiderabile la soluzione pacifica dei conflitti.
La sua quotidianità politica sempre lontana dal potere e dalla mondanità , ma sempre rispettosa del ruolo delle istituzioni e delle regole del gioco.
Il rifiuto della politica urlata, delle parole usate come bastone o bandiera, della demagogia e del populismo, da sostituire con la forza della ragione, del dialogo, del confronto.
Esemplare la sua trasparenza, prima come consigliere regionale e poi parlamentare europeo, nel rapporto con il denaro legato al suo ruolo, con il periodico rendiconto delle entrate e delle uscite. Con il finanziamenti in proprio di molteplici iniziative civiche e piccole azioni concrete legate al territorio.
Concludo salutando con gioia l’avvento delle nuove amiche tunisine nella costellazione che unisce Alexander Langer e i destinatari del premio, mentre rinnovo il mio ringraziamento al Presidente della Camera on. Gianfranco Fini e alla vicepresidente on. Rosy Bindi. Con un grazie particolare alle deputate dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati ed ai segretari di Presidenza Emilia De Biasi, Lorena Milanato, Silvana Mura, ed a Grazia Barbiero che fin dall’inizio ci ha accompagnato in questa avventura.