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Premio internazionale "ALEXANDER LANGER" 2001 a Sami Adwan e Dan Bar On

Il comitato della Fondazione Alexander Langer ha deciso di assegnare il Premio Alexander Langer a Sami Adwan e Dan Bar On.

Sami Adwan insegna all’università di Betlemme nei territori autonomi palestinesi, Dan Bar On è docente all’università di Beer Sheva in Israele. Insieme dirigono l’istituto di ricerca sulla pace PRIME (Peace Research Institute in the Middle East) a Beit Jala nei territori autonomi.
Il comitato motiva la sua decisione come segue:
Mentre molti parlano del fallimento del processo di pace di Oslo, Sami Adwan e Dan Bar On con la loro collaborazione continuativa e con la fondazione del PRIME alla fine del 1999 hanno dato un esempio pratico del fatto che la collaborazione fra gli appartenenti ad entrambi i popoli rappresenta il solo modo praticabile per uscire dal conflitto attuale che tenga conto degli obiettivi umani, democratici e ambientali. Con il loro lavoro concreto, svolto con grande impegno nonostante le crescenti difficoltà degli ultimi mesi e esponendosi a gravi rischi, assistiti da altre donne e altri uomini palestinesi e israeliane/i, Sami Adwan e Dan Bar On continuano a credere nella possibilità di trovare soluzioni democratiche ed eco-sostenibili per questa regione contesa, il che nel contempo è anche ciò che si chiede alle forze politiche.

Il PRIME si propone di contribuire a realizzare le infrastrutture intellettuali per un possibile progetto di pace, di rimuovere gli ostacoli attualmente esistenti e apparentemente insormontabili che impediscono il processo di pace e di influenzare in tale senso l’opinione pubblica in Israele e Palestina. Per fare ciò bisogna soprattutto formare una nuova generazione di insegnanti e politici che siano disposti a garantire la coesistenza pacifica e la cooperazione nonché la salvaguardia dell’ambiente sociale e naturale. In questo senso PRIME contribuisce già oggi al rafforzamento della società civile in Palestina e in Israele attraverso una serie di progetti, sia in fase di attuazione che di elaborazione.

Dan Bar On è nato a Haifa, figlio di emigranti ebreo-tedeschi. E’ stato per 25 anni membro del Kibbuz Revivim, ha lavorato in ambito agricolo e nel contempo ha studiato psicologia sociale. Per molti anni si è occupato dei figli delle vittime dell’Olocausto e dei figli dei loro carnefici analizzando le conseguenze dei traumi subiti da entrambe le parti. I suoi libri su questo argomento sono stati tradotti in molte lingue. Come docente dell’università di Beer Sheva Dan Bar On, ancor prima che si arrivasse agli accordi di Oslo, aveva istituito gruppi di dialogo fra studenti israeliani e palestinesi sulla base di una concezione del conflitto che considera la convivenza all’interno della società civile la cosa per cui “combattere” senza però tralasciare di elaborare i motivi del conflitto. Dopo la stipulazione degli accordi di pace di Oslo Dan Bar On ha allacciato stretti contatti con organizzazioni non governative palestinesi che intendevano promuovere il processo di pace al fine di migliorare le condizioni di vita della popolazione palestinese.

Sami Adwan viene da una famiglia musulmana praticante di Beit Sahur nei pressi di Betlemme. Dal 1972 al 1976 ha studiato in Giordania ad Amman, dove dopo aver conseguito il diploma in pedagogia è restato per lavorare in qualità di lettore. Nel 1979 si trasferisce a San Francisco con tutta la famiglia, laureandosi alla California State Univerisity. Dal 1982 al 1984 Sami Adwan ha lavorato come lettore all’università di Hebron. Nel 1987 ritorna a San Francisco, dove ottiene il Ph.D. Dopo il suo ritorno nella West Bank nel 1991-1992 è rinchiuso nelle carceri israeliane con l’accusa di essere un attivista palestinese. Dal 1992 è docente di pedagogia all’università di Betlemme, specializzandosi in questioni relative al conflitto israelo-palestinese e in educazione ambientale. Sin dall’inizio dei colloqui di Oslo collabora con numerose organizzazioni non governative, occupandosi in modo particolare della revisione dei libri di scuola nei territori autonomi.



Dan Bar On e Sami Adwan si sono conosciuti lavorando per le organizzazioni non governative e a sostegno del processo di pace. Quanto più chiaramente andavano delineandosi le difficoltà a livello politico di questo processo di pace, tanto più convintamente i due hanno lavorato assieme su questioni civili e
scientifiche per una collaborazione fra israeliani e palestinesi. Il frutto del progetto “Youth and History. Historical Consciousness among Palestinian and Israeli Adolescents” è uno studio pubblicato nel 1999 dalla Körber-Stiftung. Da quando hanno fondato assieme PRIME – che lavora come organizzazione non governativa – Sami Adwan e Dan Bar On si occupano principalmente di mostrare in studi e conferenze come l’escalation del conflitto israelo-palestinese comporti anche una progressiva distruzione dell’ambiente, segnalando nel contempo le organizzazioni non governative impegnate nel contrastare tale fenomeno. Inarrestabili, Sami Adwan e Dan Bar On hanno continuato a vedersi e a lavorare al PRIME anche dopo lo scoppio della nuova intifada.

Assegnare il premio a questi due uomini di scienza attivisti della pace e ambientalisti significa premiare il lavoro e lo sforzo di persone che vedono in uno sviluppo civile, democratico ed ecologico del Medio Oriente l’unica possibilità di risolvere il conflitto nella loro regione e che sono disposti ad impegnarsi per un superamento del conflitto nonostante le pressioni e noncuranti dei pericoli.

Il comitato scientifico di garanzia:
Renzo Imbeni (presidente), Ursula Apitzsch, Anna Bravo, Elis Deghenghi Olujiæ, Sonia Filippazzi, Pinuccia Montanari, Margit Pieber, Gianni Tamino, Alessandra Zendron

Interventi introduttivi di Sami Adwan e Dan Bar-On

http://www.unacitta.it/fondazione-langer/dan-sami/sami_dan.html
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