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Incontro- racconto: costruire insieme dopo le grandi catastrofi ambientali - 2 luglio

5.8.2011

L'incontro del 2 luglio nell'ambito del FestivalEuromediterraneaè strettamente legato al premio Alexander Langer, conferito quest'anno all'associazione FDDPA di Haiti in memoria della sua fondatrice Dadoue Elane Printemps (vedi Euromediterraneacerimonia di consegna premio).

 

Con il terribile terremoto del 12 gennaio 2010 l'attenzione del mondo e delle grandi organizzazioni internazionali si è rivolta ad Haiti. Dadoue ha subito denunciato, insieme a molti altri esponenti della societá civile haitiana, l'assenza del governo e l'inefficacia di quella parte dei soccorsi internazionali d'emergenza, che ha ignorato le reti sociali presenti sul territorio. Reti il cui patrimonio sta nella conoscenza dei bisogni della popolazione e nella capacità di trasformare l'emergenza in una spinta all'autorganizzazione della società, per la ricerca di soluzioni adeguate alle esigenze di lungo periodo.

 

Questo premio in memoria di Elane Printemps Dadoue non vuole essere solo un omaggio alle innumerevoli iniziative dell'associazione FDDPA da lei avviate, ma vuole incoraggiare tutte quelle forze presenti ad Haiti, e in altre parti del mondo, che uniscano il loro impegno concreto di soccorso alle vittime di tragiche catastrofi ambientali, a quello per l'accesso dei diritti fondamentali necessari ad una vita degna, insieme alla lotta per la riduzione dei danni all'ambiente causati dall'uomo.

 

La tavola rotonda del 2 luglio cercherá di dare spazio alle piccole reti civili locali che dal basso sono riuscite ad affrontare anche le piú spaventose emergenze ambientali a Haiti, Indonesia, Italia (l'Aquila, Stava) e Giappone. L'intento è quello di mettere in risalto la capacitá delle reti giá esistenti sul territorio nell'affrontare le catastrofi ambientali, valorizzando l'importanza della partecipazione attiva dei cittadini, che devono per forza essere inclusi nei progetti di prevenzione e mitigazione di suddetti disastri, esttamente come nella ricostruzione nel lungo periodo. Osservare e conoscere i progetti attuati nei diversi luoghi e contesti ci permette non solo di imparare dalle esperienze altrui, ma anche di fare della ricostruzione un momento di rafforzamento del tessuto sociale e della condivisione del lutto.

 

 

Interventi

Jean Bonnélus, attuale coordinatore di FDDPA, associazione di Haiti, assegnataria del premio Langer 2011;

Martine Mercier, rete di donne collegata all'associazione FDDPA;

Silius Pierre, portavoce di FDDPA nella zona di Dofiné e Katienne;

Marianita De Ambrogio, responsabile dell'associazione Rete Radié Resch di Padova che dal 1993 lavora con FDDPA a Haiti;

Fabiano Ramin, lavora attualmente ai progetti di costruzione dei pozzi e dei pannelli fotovoltaici istituiti dalla FDDPA e dalla Rete Radié Resch;

Ibu Robin Lim, ostetrica, premio Langer 2006, attiva sia a Aceh (Sumatra-Indonesia) dopo lo tsunami del 2004, che a Haiti dopo il terremoto del 2010;

Werner Höfner, Cap Anamur, associazione di medici tedeschi che hanno lavorato con Dadoue Printempes dopo il terremoto;

Helga Sirchia, vice-presidente dell'associazione ColorEsperanza attiva a Haiti dal 2005 e autrice del libro “Haiti, l'isola che non c'era” (2011);

Motoko Yamada, giapponese, ha partecipato dopo il terremoto nel marzo 2011 come volontaria ad operazioni di soccorso nella provincia di Iwate presso l'associazione locale Tono Magokoro;

Graziano Lucchi, della Fondazione Stava 1985 Onlus, premio Langer 2010;

Isabella Tomassi, adetta comunicazione dell'Ecovillaggio autocostruito a Pescomaggiore-L'Aquila;

Lina Calandra, ricercatrice Universitá dell'Aquila;

Barbara Gruden, giornalista, inviata del Giornale Radio Rai;

Matthias Abram, Bolzano/Quito, esperto cooperazione internazionale;

Harald Reiterer, direttore Ecoistituto Alto Adige, istituto di ricerca per uno sviluppo ecologico e sociale.

 

Filmato del Festival Euromediterranea: "Quando la terra trema" di Ali Fakhar Firuzi

http://www.youtube.com/watch?v=dfwFc2r4D3c&feature=feedu

 

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