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3 LUGLIO/JULI ore 18:30 Uhr -Cafè Plural (BZ, piazza Parrocchia 19) Manifestazione|Kundgebung

28.6.2010, FAL

Appello/Aufruf:

(deutscher Text folgt)

Libertà per Narges Mohammadi e i prigionieri di coscienza in Iran

3 luglio 2010, una manifestazione a Bolzano

Abbiamo appreso con grande preoccupazione la notizia dell'arresto di Narges Mohammadi, premio Alexander Langer 2009, avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì 11 giugno 2010 ad opera di agenti della polizia segreta. Ha riferito il marito di Narges Taghi Rahmani che gli agenti hanno esibito un mandato generico, non nominativo e non motivato e alla domanda sui motivi dell’arresto gli è stato risposto che sono autorizzati ad arrestare ogni sospetto di attività antigovernativa o di attentato alla sicurezza nazionale.

Da tempo erano aumentate le pressioni nei confronti di Narges Mohammadi con lo scopo di spingerla ad abbandonare il suo impegno nel Centro Difensori dei diritti umani. Era stata più volte interrogata e nel novembre 2009 anche licenziata dal suo lavoro di ingegnere.

Narges Mohammadi è stata rinchiusa in cella d'isolamento nel carcere di Evin in condizioni incompatibili con il suo stato di salute, essendo stata colpita tre anni fa da un'embolia polmonare. Tramite una detenuta rilasciata su cauzione ha fatto sapere che sta valutando la possibilità di iniziare uno sciopero della fame di protesta.

Nel maggio dell’anno scorso le era stato ritirato il passaporto e così Narges Mohammadi non ha potuto venire in Italia a ritirare il premio. In sua vece era intervenuta a Bolzano nel luglio scorso Shirin Ebadi, Nobel per la pace 2003, che era stata poi invitata a incontri con autorità anche alla Camera e al Senato. In quell'occasione il presidente della Camera Fini aveva dichiarato la sua disponibilità ad accogliere Narges Mohammadi quando avesse riottenuto il suo passaporto.

Insieme a lei sono in prigione centinaia di attivisti e giornalisti che si battono per il rispetto dei diritti civili e umani. Per chiedere la loro liberazione si sono svolte il 12 giugno scorso manifestazioni e raccolta di firme a Bolzano e in numerose città in tutto il mondo.

Rivolgiamo un appello ai singoli cittadini, ai rappresentanti delle istituzioni e del mondo associativo, agli organi d'informazione, affinché sottoscrivano questo appello e s'impegnino nel modo più efficace a richiedere la liberazione di Narges Mohammadi e degli altri prigionieri di coscienza in Iran.

Le adesioni all'appello verranno rese pubbliche nel corso di una manifestazione che si svolgerà a Bolzano il 3 luglio 2010, con partenza alle ore 18.30 dal Café Plural in piazza Parrocchia.


Primi firmatari:

Comitato iraniani Bz
Fondazione Alexander Langer Stiftung, Bz

Per info e adesioni: www.alexanderlanger.org - info@alexanderlanger.org - tel. 0471 977691

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Freiheit für Narges Mohammadi und alle Gewissensgefangenen im Iran

3. Juli 2010, Kundgebung in Bozen

Mit großer Sorge haben wir von der Festnahme von Narges Mohammadi erfahren, der Alexander-Langer-Preisträgerin 2009. Sie wurde in der Nacht von Donnerstag 10. auf Freitag 11. Juni von der Geheimpolizei verhaftet. Laut Taghi Rahmani, ihrem Ehemann, zeigten die Polizeibeamten einen Haftbefehl, das weder einen Grund enthielt noch auf ihren Namen erlassen worden war. Auf die Frage nach dem Grund der Festnahme lautete die Antwort, sie seien berechtigt, all jene zu verhaften, die verdächtigt würden, regierungsfeindliche Tätigkeit auszuüben oder die Staatssicherheit zu gefährden.

Seit einiger Zeit war der Druck auf Narges Mohammadi immer stärker geworden, um sie davon abzubringen, ihre Tätigkeit und ihre Engagement im Zentrum für die Verteidigung der Menschenrechte fortzuführen. Zu diesem Zwecke war sie wiederholt verhört und Ende 2009 als Ingenieurin entlassen worden.

Narges Mohammadi wurde ins Evin-Gefängnis gebracht und wird dort in Isolationshaft gefangen gehalten. Aufgrund ihres Gesundheitszustandes – vor drei Jahren erlitt sie eine Lungenembolie – ist diese Haft jedoch nicht länger erträglich. Über eine mittels Kaution freigekommene Inhaftierte hat sie wissen lassen, dass sie daran denkt, aus Protest einen Hungerstreik zu beginnen.

Im Mai 2009 wurde ihr der Reisepass entzogen. Demzufolge konnte Narges Mohammadi auch nicht nach Italien kommen, um ihren Preis entgegenzunehmen. An ihrer Stelle war im vergangenen Juli Shirin Ebadi, Friedensnobelpreisträgerin 2003, nach Bozen gekommen und darauf auch u.a. in Kammer und Senat empfangen worden. Dabei hatte Kammerpräsident Gianfranco Fini seine Bereitschaft erklärt, Narges Mohammadi zu empfangen, wenn sie ihren Reisepass wieder erlangt hätte.

So wie Narges werden auch Hunderte von AktivistInnen und JournalistInnen, die sich für Zivil- und Menschenrechte einsetzen, in Gefangenschaft gehalten. Um ihre Freilassung zu fordern, fanden am vergangenen 12. Juni in Bozen und in zahlreichen anderen Städten auf der ganzen Welt Kundgebungen und Unterschriftensammlungen statt.

Wir richten uns an alle Bürgerinnen und Bürger, an die VertreterInnen der Institutionen, des Vereinswesens und der Medien, damit sie alle diesen Appell unterschreiben mögen und sich bestmöglich und auf die wirksamste Art und Weise für die Freilassung Narges Mohammadis und aller anderen Gewissenshäftlinge im Iran einsetzen mögen.

Die Namen der Unterstützer dieses Appells werden im Rahmen einer Kundgebung publik gemacht werden, die am 3. Juli 2010 in Bozen mit Start um 18.30 Uhr beim Cafe Plural am Pfarrplatz stattfinden wird.

Erstunterzeichner:

Komitee der IranerInnen BZ

Alexander Langer Stiftung

Für Infos und Anmeldungen: www.alexanderlanger.org - info@alexanderlanger.org - tel. 0471 977691

STATEMENT DER DEUTSCHEN REGIERUNG:

http://www.auswaertiges-amt.de/diplo/de/Infoservice/Presse/Meldungen/2010/100611-MRHH-B-Freilassung-Mohammadi.html

 

Appello_per_Narges_IT_DE_30_06_2010.pdf (80 KB)
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