Alexander Langer Alexander Langer Racconti e ricordi

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Gunther Nenning: Sul Werther degli ultralternativi

8.7.1995, Da FF, luglio 1995 (traduzione di Carmela Rotundo)
"Morì con lui"......." la frase illogica dello scrittore di necrologi démodé questa volta è giustificata. Chi e che cosa è morto con Alexander Langer? Chi e che cosa si è impiccato all'albero di albicocche nell'uliveto sopra Firenze?

Alex ci ha sempre anticipati in idee veloci e giuste. Pendono da una forte fune gli avanguardisti dell'alternativa europea, i più alternativi degli alternativi, gli scalatori sopra l'abisso?

No, no, nessun motivo di pessimismo, ma neanche ottimismo. Il movimento alternativo non è morto, ma non è neanche molto in vita. "Sono più disperato che mai" stava scritto su uno dei biglietti d'addio trovato nel cruscotto della macchina di Langer.

Quindi Alex era disperato quando incessantemente ag", lavorò, creò una rete attraverso l'Europa? Attività incessantemente disperata, attività disperatamente incessante. Quali ruote girano ancora, quali ruote girano sempre, girano ancora delle ruote alternative?

Nel 1994 Langer diceva con la sua onestà iperdialettica e contrariata: "Credo che ci sia un nuovo bisogno di autentico conservatorismo" - un'inversione di 180 gradi verso il suo punto di partenza borghese?

Cosa ne sarebbe degli stadi intermedi, della sinistra studentesca, della sinistra cattolica, della sinistra verde, della sinistra multiculturale?

La stampa e la realtà pullulano di assassin" in serie. Si osservino i suicidi in serie avvenuti a sinistra dell'establishment, evidentemente in numero minore dato che gli alternativi rappresentano un'esigua minoranza.

Petra Kelly e Gert Bastian, grande coppia, si strinsero intorno ai grandi sogni e fallimenti del movimento pacifista: ha vinto la nuova realtà europeo-bosniaca. Ernst Bornemann, "assetato" nel deserto della sua audace utopia di libertà sessuale e, di conseguenza, dell'amore libero: ha vinto la realtà da una nuova ritrosia e da una nuova guerra. E ora Alexander Langer.

Chi ha vinto? Ci si può immaginare necrologi più belli? Un Langer morto è un Langer buono. L'Establishment lo lodava con il motto: "Avevamo idee divergenti ma in qualche modo era uno di noi". Il contro-establishment lo lodava con il motto: "Avevamo le stesse idee, ma per alcuni versi non era uno di noi". S", Alexander Langer era un alternativo ma la sua intelligenza e umanità andavano a velocità nella trama delle più diverse fazioni. Aperto, socievole, generoso vulcano di idee, il Dr Alexander Langer, tessendo lodi nella trama ufficiale, era al contempo anti ed arciparlamentare. Parte dell'establishment: davvero bello, davvero grave. Viene a proposito la sua frase di congedo di disperazione? S", era un alternativo ma la sua intelligenza e umanità portavano instancabilmente dei disturbi nelle fila sia della trama politica ufficiale che in quella antiufficiale. Alternativo anche tra gli alternativi, marciando senza bandiera alcuna in nessuna fila neanche nel conformismo dei non conformisti: davvero bello, davvero grave.

Era a proposito la sua frase d'addio di disperazione? Per me che sono un quarto di secolo più vecchio, già il giovane Alexander Langer diventava un modello altamente innovativo degli alternativi. Redigevo i suoi testi in "Neues Forum" con la gioia pregna di affinità spirituale di colui che non si sottomette neanche a sé stesso.

Sessantottino ineccepibile - s", ma al contempo cattolico-eretico. Origine ineccepibilmente borghese (come quasi tutti i sessantottini) - ma di padre liberal-ebreo nel cuore, amante dell'Alto Adige - ma rafforzato fruttuosamente dalla doppia cultura tedesca ed italiana - lingua e cultura tedesca s" ma, al contempo alla ricerca delle radici e suggendo il succo dalla cultura romano-mediterranea. Verde s", ma al contempo giovane progenitore: non voleva un partito verde ma un movimento verde. Europeo - ma non oscuro ricusatore, piuttosto a metà, nel grembo frustrante e lascivo della grande macchina dell'Unione Europea voleva la vera Europa, anticapitalistica, antindustriale, dalle molte sfaccettature e divisa in piccole parti.

Sempre s"-ma e sempre no-ma.

Alexander Langer, un Werther degli alternativi. Goethe stesso ce lo ha malignamente trasmesso: un critico del suo Werther pensava che se quest'ultimo si fosse preso cura di defecare regolarmente e di seguire quegli strani modi borghesi, non si sarebbe suicidato. é questa la brutale verità di vita che ne deriva: Werther aveva ragione a suicidarsi.

Naturalmente i morti non sono morti, ma continuano a vivere. Naturalmente continuano a vivere non solo nei nostri cuori, ma anche nella realtà. Naturalmente siamo mostri senza cuore che si nutrono di morti.

Il mondo deve essere cambiato. Abbiamo bisogno di grandi utopie. Le grandi utopie naufragano e gli utopisti con loro.

Cosa ne consegue: nient'altro che il mondo deve essere cambiato. E che gli utopisti falliti devono adoperarsi per aiutare a sopravvivere. Cos" non sono falliti, ma "da capo sine ad fine"(?).

La forza di cambiamento del mondo non può lasciarsi annichilire dalle croci che si incontrano sul cammino. Anzi, al contrario. Grazie, Alex. Ah, che strano ringraziamento.

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