Festeggiati a Roma i 90 anni di Lisa Giua Foa
Bettina, Anna, Lisetta e Andrea Foa, hanno voluto festeggiare a Roma. il 20 gennaio scorso, i 90 anni che avrebbe compiuto Lisa Giua Foa.
Nell'occasione hanno fatto avere ai numerosi amici intervenuti due sue lettere rispettivamente al padre in carcere e a Bettina in Africa, che si leggono in allegato.
Quello che segue è il saluto portato da Fabio Levi:
“I miei coetanei”
Vi ricordate quando Lisa parlava dei suoi “coetanei”? Pronunciava quella parola con un pizzico di soddisfazione, per non essere diventata come loro, e una punta di malinconia, per come erano diventati e, forse, per averli persi. Non si riferiva a tutti, ma a molti sì.
A quel termine ricorreva ogni tanto, con discrezione. Quando era in vena di far trapelare qualcosa di sé e della sua posizione anomala: di chi aveva preferito saltare al giro successivo e mettersi a correre con la generazione che veniva dopo.
Quando l’ho conosciuta, a me – ma forse anche a molti di voi - che a Lisa non garbassero granché i suoi coetanei piaceva molto. Mi sentivo confortato nel mio fastidio per la finta autorevolezza di chi si trincerava dietro all’età: in famiglia e in politica, quando tutto pareva essere politica e la politica era un po’ come una famiglia. Lisa li conosceva bene. Dunque, se anche lei si concedeva qualche sberleffo…
Poi ho saputo delle sue avventure prima di Lotta Continua e di come era nata la sua insofferenza per i molti con cui non si era più sentita in sintonia. Ho capito in particolare che anche nel suo giro precedente non si era fatta mancare nulla; e anzi aveva saputo coltivare la freschezza che le avrebbe consentito di non fermarsi dopo. E’ stata pure quella una scoperta. Di un modo tutto suo di stare nella Resistenza o nel PCI, ma soprattutto di un modo diverso e più libero di essere.
A quel punto l’insofferenza di Lisa per i suoi “coetanei” mi è apparsa in una luce mutata. Tutto il resto valeva ancora, ma in più mi pareva di scorgere anche le difficoltà che doveva aver affrontato, gli interrogativi che doveva essersi posta nel rapporto con quelli che le erano stati vicino.
Cos’altro aggiungere? Nulla, se non che è bello trovarsi fra noi coetanei, o quasi, grazie a Lisa.
Fabio Levi
PerLisa.pdf (136 KB)