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Peppino Ortoleva ricorda Lisa Foa
3.3.2005, Foundation
Cari amici, la morte di Lisa mi ha colpito davvero molto. Erano vari anni che non ci sentivamo, ma ci tenevamo al corrente reciprocamente attraverso Fabio Levi, e purtroppo non è stata una notizia inattesa.
E' stata tra le persone che più mi hanno insegnato, in tutti i campi: a cominciare dal fatto che l'ideologia si combatte prima di tutto rifiutando sempre gli schemi facili. Che Togliatti potesse essere un uomo saggio anche perché era stato stalinista, che come lui le persone andassero giudicate non su un atto ma su un percorso, per esempio, è cosa che i moralisti di sinistra e i catoni di destra non potranno mai capire, eppure è la storia, e Lisa lo capiva e ci insegnava a capirlo. Mi ha insegnato a leggere i russi e ad amare l'est, a sperare contro ogni speranza e a essere scettica quando tutto sembrava andar bene, a rispettare tutte le grandi (e piccole) civiltà umane e a non aderire fanaticamente a nessuna. A lavorare sempre e a non farsi mai travolgere dal lavoro, a guardarsi sempre intorno e a non rinunciare mai alla possibilità di cambiare casa, paese, prospettiva.
Ha amato a volte, da lontano, personaggi che non lo meritavano; ma raramente si sbagliava sulle persone che aveva accanto. Però la sua priorità non era giudicarle, era collaborare, cioè lavorare insieme, ed è un progetto di collaborazione che le ha fatto tanto amare Adriano, Alex, e molti di noi che adesso, ne sono sicuro, la piangono come lei piangeva i vecchi amici che se ne andavano, senza enfasi e senza finti pudori
Un abbraccio, e se pensate di fare qualcosa per Lisa fatemi sapere
Peppino Ortoleva
ortoleva@mediasfera.it