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Non banalizzate l'aborto - dichiarazione al PE

13.3.1990, doc. B3-396/90 - 13.3.1990 PE
Non posso condividere e votare la risoluzione presentata da Nel van Dijk a nome del gruppo verde. Mi spiego: sono convinto che non possa essere la legge, e tanto meno quella penale, a regolamentare il ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza: può essere solo questione di coscienza, non di controlli, autorizzazioni e divieti legali.

In questo senso auspico anch'io che in tutti i paesi si superi la criminalizzazione dell'aborto e la sua conseguente relegazione nella clandestinità.

Ma penso che i verdi possano sostenere questa posizione di completa de-penalizzazione, proprio in quanto si rendono ben conto che ogni interruzione di gravidanza contiene una grandissima violenza, sia contro il non-nato che contro la donna coinvolta ed in quanto, quindi, rifuggono da semplificazioni unilaterali.

Noi che lavoriamo per ridurre la violenza, di ogni tipo, e per limitare i nostri abusi verso tutta la biosfera ed in particolare verso ogni forma di vita perché siamo ben consapevoli dei diritti anche delle future generazioni e degli esseri diversi dagli uomini, non possiamo ridurre la questione dell'aborto ad una più efficiente fornitura di servizi sociali e neanche guardarvi solo sotto il profilo dei diritti delle donne. Ogni interruzione di gravidanza - che certo dovrà essere decisa in piena autonomia dalle persone direttamente coinvolte, ed in ultima istanza dalla donna - è una scelta estrema, spesso vissuta da chi ne è toccato come una sorta di "legittima difesa", non di rado contro una prevaricazione o un torto maschile. Non possiamo nè sottoporla a vessazioni legali o burocratiche, ma neanche banalizzarla nè farne una bandiera di liberazione.

Dichiarazione di voto del deputato LANGER sulla proposta di risoluzione VAN DIJK,
pro dialog